Conto Protezione di S. Mr.
Conto Protezione Conto Protezione Craxi malato senza legali Ce il rinvio MILANO. Ennesimo tentativo della difesa di Bettino Craxi di far slittare il processo per il «conto Protezione», cioè per quei sette milioni di dollari usciti dal Banco Ambrosiano di Roberto Calvi e finiti in quel conto svizzero, «a disposizione» del psi. Tentativo riuscito solo in parte: il tribunale ha infatti respinto la richiesta di sospensione, ma ha comunque deciso un rinvio a sabato prossimo. L'udienza si apre a mezzogiorno, con l'appello degli imputati: Gelli Licio... Larini Silvano... Martelli Claudio... Craxi BenedettoBettino. Unico presente: Leonardo Di Donna, ex presidente dell'Eni; l'unico che si era presentato anche all'udienza preliminare. Subito dopo il «caso Craxi»: mancano i suoi legali. Enzo Lo Giudice, aveva preannunciato di essere impegnato in un processo, a Locri; Niccolò Amato aveva comunicato per fax sabato di «rinunciare alla difesa» di Craxi (solo per questo processo, però). In aula c'è il figlio di Lo Giudice, avvocato Salvatore, il quale presenta un altro certificato medico, sempre a firma del medico tunisino Rifìk Boukhris. Afferma che «lo stato di salute del signor Craxi si è recentemente complicato. E' necessaria l'ospedalizzazione, bisogna evitare la deambulazione». Insomma: Craxi all'estero, malato, e senza avvocati in aula. Cosa fare? Il pm Giuseppe d'Amico chiede che venga respinta la richiesta dei legali di Craxi. Si associano le parti civili, mentre il presidente del tribunale, Piero Gamacchio, riceve un fax dal tribunale di Locri: «L'avvocato Enzo del Giudice non è presente al processo». C'è aria di manovra, ma c'è anche il rischio che i legali di Craxi invochino la «violazione dei diritti di difesa». Il tribunale evita la trappola: respinge l'istanza dell'avvocato Lo Giudice, ma rinvia al 25 giugno. Sempre che non arrivino altre sorprese, [s. mr.]
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