Di Pietro: l'Italia non è più capitale dell'omertà

Di Pietro: l'Italia non è più capitale dell'omertà «Eravamo spaghettari, ora siamo un esempio» Di Pietro: l'Italia non è più capitale dell'omertà FIRENZE. «Non si deve più identificare il nostro Paese con lo stereotipo di italiano omertoso e spaghettaro: l'Italia si è posta invece come una delle prime moderne democrazie occidentali capaci di rigenerarsi nei valori e nelle istituzioni senza rivoluzioni né autoritarismi, ma solo con il libero voto di un popolo libero». Lo ha detto il sostituto procuratore milanese Antonio Di Pietro partecipando ieri a Palazzo Vecchio all'inaugurazione della sede fiorentina della New York University - della quale egli è «ambasciatore per l'Italia» - che ha sede a Villa La Pietra, residenza di lord Acton, recentemente scomparso. «Molte nazioni, una volta, magari ci deridevano - ha proseguito il magistrato - ma ora cominciano ad additarci come esempio. E questo credo sia molto importante». Di Pietro è parso visibilmente emozionato nel suo ruolo di ambasciatore. Tanto che in apertura del suo discorso, lungamente applaudito, ha voluto citare una sua frase diventata famosa: «Ma io, tra tanta storia, che ci azzecco?». Di Pietro ha sottolineato il valore della cultura «per aggregare popoli diversi e per conquistare e mantenere la democrazia».[Ansa] Il magistrato milanese Antonio Di Pietro

Persone citate: Acton, Antonio Di Pietro, Di Pietro

Luoghi citati: Firenze, Italia, New York