Telecamera smaschera assassino di Fabio Albanese

SENTE LE VOCB MA NON CAPISCE TUTTE LE PAROLE Catania: l'uomo era stato cacciato dal proprietario perché disturbava i clienti Telecamera smaschera assassino Omicidio al bar filmato dalla tv a circuito chiuso CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Accoltellato e travolto dall'auto dell'omicida, per una banale lite tra commerciante e cliente. E ancora una volta il teste d'accusa è una telecamera. E' finito in tragedia il dopo-mondiale per la famiglia di Alfio Russo, 54 anni, proprietario di un noto locale della riviera jonica sotto Acireale, ucciso sabato notte a coltellate e poi arrotato da un cliente squilibrato. Girolamo Panebianco, 37 anni, ritenuto l'autore dell'omicidio, è stato arrestato dai carabinieri ieri mattina nella sua abitazione, nelle case popolari della frazione di Guardia Mangano, a poche centinaia di metri dal luogo del delitto. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, era da poco finito l'incontro di calcio dell'Italia, che in molti avevano seguito all'interno del bar-panificio di Russo, nella frazione di Scillichenti, quando è entrato Panebianco. Il giovane squilibrato ha prima ordinato una forma di pane condito, la specialità siciliana per la quale il locale di Russo è famoso in tutto l'hinterland catanese, poi ha cominciato a dare fastidio agli altri clienti, insultandoli o spingendoli con la scusa dei commenti del dopo-partita. Alfio Russo ha preso in mano la situazione, ha incartato il pane e ha esclamato: «Basta che te ne vai, non te lo faccio neanche pagare». La cosa, invece che rabbonirlo, ha mandato su tutte le l'urie Panebianco, che ha buttato in l'accia a Russe il denaro. C'è stato uno scambio di insulti, poi l'uomo è uscito dal locale, è salito sulla sua utilitaria e, sgommando, se n'è andato. Il proprietario del locale è a sua volta salito sul suo fuoristrada e ha cominciato un inseguimento per la stretta strada provinciale che unisce Scillichenti a Guardia Mangano. In fondo ad una strada senza sbocco che costeggia la stazione ferroviaria di Guardia, Russo ha trovato la Fiat 127 di Panebianco ferma e senza nessuno a bordo. Quando è sceso per cercarlo, lo squilibrato gli è saltato alle spalle colpendolo ripetutamente con un coltello a serramanico. Poi, mentre Russo era per terra in una pozza di sangue, Panebianco è risalito sulla 127, ha innestato la marcia e lo ha travolto, prima di fuggire. L'allarme è stato da- to subito da alcune persone che da lontano avevano assistito alla scena. Alfio Russo è stato trasportato all'ospedale di Acireale, ma vi è giunto già morto. Nel frattempo i carabinieri si sono fatti raccontare dai familiari della vittima e dai clienti del locale come si erano svolti i fatti e si son fatti dare la descrizione dell'uomo e dell'auto. La prova schiacciante è arrivata però dalla registrazione video di una delle quattro telecamere a circuito chiuso che controllano l'interno e l'esterno del bar-panetteria e che Russo aveva fatto installare qualche anno fa quando ha rimodernato e allargato il locale, sempre molto affollato nei fine settimana e quindi a rischio di rapina. Nel video, adesso nelle mani dei carabinieri, si vedrebbe chiaramente lo scambio di insulti tra i due, la causa scatenante della tragedia. Disoccupato da quasi otto anni, Panebianco viene descritto come uno squilibrato sempre chiuso in casa. I vicini dicono che non usciva da sei anni. Sabato sera però era stato contagiato dalla febbre del Mundial ed era andato ad Acireale per vedere Italia-Eire su un maxi schermo in piazza. E al ritorno, lungo la strada di casa, aveva deciso di fermarsi al bar di Alfio Russo, a Scillichenti, per comprare la cena. Fabio Albanese

Luoghi citati: Acireale, Catania, Italia