Duello mortale al raduno dei centauri

Udine: urto, inseguimento e scontro finale tra una vettura e un gruppo di «chopper» Udine: urto, inseguimento e scontro finale tra una vettura e un gruppo di «chopper» Duello mortale al raduno dei centauri Automobilista travolge un motociclista UDINE. Sangue, violenza e morie all'ottavo raduno europeo di «bikers», le motociclette dai grandi manubri che ogni anno si danno appuntamento in Friuli, a Villanova di San Daniele. Un automobilista ha travolto e ucciso un centauro, Antonino Pappalardo, 34 anni, odontotecnico, da Catania, al termine di un drammatico inseguimento. Altri due motociclisti feriti, uno in modo grave. L'automobilista che avrebbe provocato i gravi incidenti è riuscito a fuggire, ma i carabinieri l'hanno già identificato. Domenica mattina, sole a allegria. La grande sfilata deve ancora partire. I centauri fanno grappoli in paese. E sulla strada che porta a Villanova San Daniele comincia la tragedia. Ha le sequenze di un film dell'orrore, scene di ordinaria follia. Un'auto targata Lussemburgo ingaggia un duello con due motociclisti di Milano, Stefano Colombini, 27 anni, e Gianfranco Recuhia, 26, che stanno raggiungendo il motoraduno. Secondo alcune testimonianze, d'improvviso e senza motivo, la macchina avrebbe speronato i due. Un centauro che stava filmando la manifestazione, Alessandro Barsanti, 23 anni, friulano, ha ripreso l'incidente e si lancia all'inseguimento. E parte anche la Kawasaki di Gabriele Nuvolin, 25 anni, elettricista milanese. La macchina scappa sulla strada che si perde fra i campi, e rombano le moto dietro di lui. Dopo qualche minuto di folle corsa, Barsanti raggiunge e supera l'auto in fuga. Sorpasso e derapata, come in un film. Arriva anche Nuvolin e affianca la vettura. L'automobilista pare intrappolato. Eppure, un guizzo della macchina, e si sbarazza dei due con una manovra a zigzag che spinge i centauri fuori carreggiata. La Kawasaki prende fuoco, le fiamme avvolgono in fretta Nuvolin. Il giovane, ricoverato all'ospedale, guarirà in 30 giorni. Ma non è ancora finita. Perché sull'altro lato della carreggiata sopraggiunge la Yamaha Genesis di Antonino Pappalardo. L'auto non fa in tempo a rientrare nella sua corsia e a evitare lo scontro frontale. Pappalardo stava arrivando al raduno, non aveva assistito alla rissa e non aveva preso parte all'inseguimento. E'morto sul colpo: la moto è stata scagliata indietro di molti metri ed è finita in un fossato L'automobilista ha ripreso la fuga. Poche ore dopo ha abbandonato la vettura in mezzo ai campi. I carabinieri di San Daniele pensano di averlo ormai identificato: si tratterebbe di un giovane di Sedegliano, un paese della Bassa Friulana. La morte di Pappalardo ha scosso il «circo» dei bikers, che teme di essere riconfinato nello stereotipo degli Hell's Angels, i motociclisti d'Oltreoceano con il loro retaggio di zuffe, rock assordante, grandi bevute, sempre pronti a fare a botte. Invece a Villanova di San Daniele il raduno si è sempre svolto disciplinatamente, tollerato e anzi ben accolto dalla gente del posto. «Risse? Violenza? No, qui non è mai successo niente» aveva commentato Moreno Persello, l'organizzatore che è ormai divenuto punto di riferimento per i bikers di tutta Europa. E quest'anno il manifesto dell'iniziativa recitava: «Vieni in pace o stattene a casa». Michele Meloni A San Daniele del Friuli si è tenuto il raduno europeo di «bikers», le moto dai grandi manubri