«Vi prego lasciate in pace i miei figli

L'America trasforma in business il dramma dell'eroe più amato LA LETTERA D'ADDIO «Vi prego, lasciate in pace i miei figli» LOS ANGELES. Per catturare O. J. Simpson la polizia non è ricorsa alla forza perché temeva che l'ex campione si uccidesse. Un proposito confermato da una lettera scritta da Simpson e diffusa dall'amico Robert Kardashian. Eccone i passi salienti. «Penso alla mia vita e penso di avere fatto molte cose giuste. Dunque, perché finisco in questo modo? Non posso accettarlo. Comunque vadano a finire le cose, la gente punterà il dito. Non posso sottoporre i miei figli a questo. Così (riferito al suicidio, ndr) potranno invece andare avanti». «Non ho niente a che fare con l'assassinio di Nicole. L'ho sempre amata, e l'amerò sempre. Se avevamo problemi, era perché l'amavo così tanto». Simpson attacca anche la stampa. «Non riesco a credere a ciò che è stato scritto. In gran parte è totalmente inventato. So che è il vostro lavoro, ma come ultimo desiderio, vi prego, lasciate in pace i miei figli». E conclude: «Non compiangetemi. Ho avuto una bellissima vita e grandi amici. Ricordate il vero O. J. e non questa persona perduta. Grazie per avere reso speciale la mia vita. Spero di avere aiutato la vostra. Pace e amore, O. J.». [1. s.] Simpson sul set di «Inferno di cristallo»

Persone citate: J. Simpson, Robert Kardashian, Simpson

Luoghi citati: Los Angeles