Un monumento riscatterà le vittime dell'invidia

Un monumento riscatterà le vittime dell'invidia Un monumento riscatterà le vittime dell'invidia ROMA. Un monumento alle vittime della maldicenza e dell'invidia: non è uno scherzo, si inaugurerà il 26 giugno prossimo a Berceto, un paese dell'Appennino in provincia di Parma. L'inaugurazione del monumento si sta trasformando in una vera a propria giornata dedicata alla «informazione distorta». Interverranno tra gli altri Giorgio Medail di Canale 5, il prof. Carlo Sartori, autore di programmi tv e direttore editoriale della Nuova Eri edizioni Rai, e Don Antonio Mazzi, uno dei conduttori più seguiti di Domenica In, che presenterà il suo libro «Tacere è peccato». Altri se ne aggiungeranno perché pare che le vittime a cui è dedicato il monumento siano davvero tante: a parte le battute, il problema della disinformazione, oltre che attuale, è anche serio ed è un argomento che i bercesi hanno affrontato già da tempo, fin da quando anni fa, hanno inventato il «Premio Pinocchio». Si lega a quel discorso della genuità che fa di Bercerò un paese curioso, meglio, un paese-esperimento. Il tutto per la caparbia volontà di un gruppo di persone che, prese per pazzi all'inizio, sono riuscite a far capire, accettare e infine sostenere una serie di iniziative clamorose: prima il gemellaggio con gli indiani Lakota Sioux (proprio quelli di «Balla coi lupi»), poi la loro presenza per corsi naturalistici rivolti ai ragazzi, quindi il totale recupero dell'antica strada Romea che attraversa il paese (oggi è un tratto dei più belli e meglio conservati d'Italia). Ecco perché solo in un posto come questo si poteva pensare seriamente all'inaugurazione di un tale monumento. Si tratta di un manufatto semplice, costituito da due colonne spezzate di una pietra antica del '500: quel che conta, ovviamente, è il simbolo e, com'è di moda dire, il discorso che c'è dietro. [Agi]

Persone citate: Carlo Sartori, Don Antonio Mazzi, Giorgio Medail

Luoghi citati: Berceto, Italia, Parma, Roma