Boss in rivolta basta carcere duro

Boss in rivolta, basta carcere duro Boss in rivolta, basta carcere duro Maroni avvisa Biondi, «siprepara un'altra evasione» PALERMO. E' rivolta dei boss contro il carcere duro. Subito dopo l'evasione dal carcere di Padova, Totò Rima e i suoi fedelissimi a Palermo aprono un altro fronte. E fanno rumore. Il padrino di Cosa nostra ieri ha revocato la nomina ai difensori (seguito da altri 9 boss), mentre dal carcere dov'è sottoposto da sei giorni al severo regime di detenzione, il quasi ottuagenario capomafia di Cinisi Procopio Di Maggio ha annunciato una clamorosa forma di protesta: vuole lasciarsi morire. Intanto, è ancora polemica a distanza fra il ministro dell'Interno e quello della Giustizia. Maroni rilancia l'allarme: si sta preparando un'altra evasione. Ma Biondi replica: è tutto sotto controllo, come ogni volta in cui siamo avvertiti. Ma l'ex presidente dell'Antimafia Luciano Violante teme nuove clamorose uscite della «piovra»: «Cosa nostra colpirà tra la g aite comune». A. Ravidà A PAG. 10 Assolti in appello Federico Valle e Pietràio Vanacore, il giallo si riapre

Persone citate: Biondi, Di Maggio, Federico Valle, Luciano Violante, Maroni, Pietràio Vanacore, Procopio, Ravidà, Totò Rima

Luoghi citati: Cinisi, Padova, Palermo