Arriva la sovrattassa-lnps

Pensioni bloccate per 6 mesi, poi le contromisure. Lira ancora debole Pensioni bloccate per 6 mesi, poi le contromisure. Lira ancora debole Arriva la sovrattassa-lnps Dirti: la finanziaria sarà molto dura IL BIVIO OLTRE IL GOVERNO L j incantesimo si e rotto. I mercati finanziari avevano aperto un ampio credito a questa maggioranza ed a questo governo. L'una e l'altro erano stati salutati da consistenti rialzi delle quotazioni azionarie, da un buon recupero della lira, da ulteriori flessioni dei tassi di interesse. ROMA. Niente di fatto sull'Inps: il Consiglio dei ministri, nella riunione di ieri, non ha preso alcuna decisione. Ma l'orientamento è ormai chiaro: gli aumenti delle pensioni minime disposti dalla Corte costituzionale dovrebbero essere congelati per sei mesi; poi, o si troverà una soluzione capace di evitare al bilancio pubblico l'ennesimo buco oppure, come ha detto il ministro Pagliarini, «si pagheranno gli aumenti, ma per finanziarli si dovrà introdurre una sovrattassa, che avrà un nome e un cognome: Corte costituzionale». Intanto il ministro del Tesoro Lamberto Dini ha svolto una relazione sulla finanza pubblica ed ha concluso che la manovra economica del 1994 «non potrà non essere sostanziosa», ed un ulteriore intervento correttivo sarà necessario anche per il '95. Intanto le nuove incertezze del bilancio statale italiano hanno impressionato i mercati finanziari: la lira ha perso terreno, chiudendo a 983 sul marco. Ora è evidente che questo credito aperto sulla fiducia si è fortemente ridimensionato. L'atteggiamento non si è capovolto, ma certamente si è modificato per ispirarsi ad una maggiore cautela che induce ad attendere i fatti piuttosto che darli anticipatamente per scontati. Cosi la borsa, dopo aver esitato a lungo attorno ai massimi raggiunti, ha registrato una serie di pesanti regressi; la lira è tornata dalle parti dei minimi che aveva toccato nei confronti del marco; e soprattutto i rendimenti dei titoli del Tesoro sono tornati a salire. Un mercato che stabilisce un rendimento dei titoli italiani a lungo termine a tasso fisso all'11-12%. In presenza di una inflazione al 4% esprime anche qualcosa di peggio di una semplice cautela. Su cosa si sia rotto di quell'idillio tra mercati e govc -no che sembrava tanto saldo e durevole ciascuno può dire la sua. E' probabile, però, che la discriminante non vada ricercata sugli eventi più significativi che finora hanno segnato la pur breve vita di questo governo, come i decreti fiscali i quali anche se può essere eccessivo definirli, come ha fatto Visentini, «un regalo agli amici» hanno una consistenza più apparente che reale e, come tali, non definiscono neppure in embrione un indirizzo di politica economica. La discriminante va piuttosto ricercata su ciò che il governo ancora non ha fatto e su pieAlfredo Recanatesi CONTINUA A PAG. 4 QUARTA COLONNA G. C. Fossi, S. Lepri e F. Manacorda ALLE PAG. 5 E 23 D'Alema, no a Veltroni

Persone citate: Arriva, D'alema, F. Manacorda, Lamberto Dini, Pagliarini, Recanatesi, S. Lepri, Veltroni, Visentini

Luoghi citati: Roma