D'Arrigo no alla B: resto a Pontedera

D'Arrigo, no alla B: resto a Pontedera D'Arrigo, no alla B: resto a Pontedera FTRENZE. Mago sì, ma di provincia. Francesco D'Arrigo ha rifiutato il calcio quasi dorato della serie B dicendo no al Cosenza che lo aveva contattato per la prossima stagione. Lui si accontenta del calcio decentrato, dei suoi miracoli di periferia. Negli ultimi mesi, il tecnico del Pontedera è diventato celebre prima per il sorprendente successo sulla Nazionale di Arrigo Sacchi, poi portando la sua squadretta in CI a spese di club ben più ricchi come il Livorno. Gli piacciono troppo i suoi alambicchi tattici, i suoi allenamenti con l'aerobica, per rischiare di essere omologato dal calcio ricco ma ingessato della serie A e B. Dunque no al Cosenza. basket L'azzurro riscattato da Rimini per 7 miliardi Ma per restare al Pontedera? Possibile, ma non probabile. D'Arrigo è anche corteggiato da Livorno, per esempio, e da Empoli. Intanto spiega le ragioni del suo no: «Non ho il patentino di prima, avrei dovuto lavorare nell'ombra, e questo mi disturba. Inoltre penso di aver bisogno ancora di altra esperienza in serie C. Se fossi andato a Cosenza con dei dubbi, sarei partito male. Preferisco così e intanto iscrivermi al supercorso di Coverciano». Continuerà a studiare da genietto del calcio, convinto com'è che sia meglio essere re dell'ultima provincia dell'impero, piuttosto che semplice cittadino di Roma imperiale. [a. rial.] formula 1 Soddisfatto solo in p ATLETICA bbb La Tuzzi si eguaglia nei ÌOO hs arte delle prove a Monza

Persone citate: Arrigo Sacchi, D'arrigo, Francesco D'arrigo, Tuzzi

Luoghi citati: Cosenza, Coverciano, Empoli, Livorno, Monza, Pontedera, Rimini, Roma