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Newman, premioJefferson Newman, premioJefferson / ragazzi di Ronconi in scena L'arrivo dell'attore Paul Newman alla Corte suprema degli Stati Uniti ha provocato a Washington scompiglio e curiosità tra i turisti in attesa di visitare la massima istanza giudiziaria. Ma Newman, 69 anni e un poco di fastidio per il tremendo caldo che avvolge in questi giorni la capitale americana, è rimasto impassibile dietro agli occhiali scuri che indossava e scortato da un accompagnatore è andato a ritirare il premio Jefferson a lui assegnato come riconoscimento per la sua attività a favore del prossimo. L'attore, che da alcuni anni ha lanciato una linea di prodotti gastronomici comprendenti salse per spaghetti e condimenti per insalata, ha devoluto i ricavati in beneficenza a favore di persone disabili. Insieme con lui sono stati premiati anche la moglie e attrice Joanne Woodward, e James e Sarah Brady. James Brady è un ex addetto stampa del presidente Ronald Reagan, ferito durante un attentato contro il Presidente nel 1981. Per i 500 anni della morte di Angelo Poliziano, grazie alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi (foto), arriva sulla scena «La fabula di Orfeo», considerato uno dei testi fondamentali del Rinascimento italiano, studiato dal punto di vista letterario e stilistico ma pochissimo da quello della drammaturgia e dello spettacolo. L'operazione, curata da Marisa Fabbri, con la consulenza storica di Paola Ventrone, è stata illustrata a Firenze dove sarà rappre¬ sentata il 19 e 20 giugno, per iniziativa dell'Istituto Ludovico Zorzi. «I giovani della scuola dello Stabile - ha detto Marisa Fabbri hanno fatto amicizia con la scansione dei versi decodificando il testo drammaturgico Poliziano e comprendendo così uno dei compiti del teatro: quello di sollevare la lingua dalla sciatteria». Ronconi stesso riconosce l'importanza della recitazione in versi: «Essa costringe a fare i conti, ad esempio, con un tipo particolare di respirazione».