L'Inghilterra scopre i libri a una sterlina

L'Inghilterra scopre i libri a una sterlina L'Inghilterra scopre i libri a una sterlina In un anno venduti oltre venti milioni di copie: solo classici LONDRA I compra ben poco con una sterlina. Una corsa in autobus nel solo centro di Londra; un filone di pane francese; una bottiglia di olio di semi; una saponetta. Con un pound, che equivale oggi a un po' più di 2400 lire, non si può leggere né YEconomist, che costa quasi due sterline, né un quotidiano italiano che, venduto qui, costa una sterlina e 30 pence. Cosa fare allora con questa graziosa, aurea monetina? Un investimento, facile e saggio, c'è. Si può comprare un libro e non un romanzetto popolare, bensì un testo celebre, un «classico» insomma. Per una sterlina? Sì, per una sterlina soltanto. Grazie alla «Guerra dei prezzi». Due sono i combattenti in questa «Price War», la famosa Penguin Books e la Wordsworth Editions, una casa giovane e intraprendente. E' un duello che il pubblico segue con passione, con gioia, affollando le librerie e acquistando non uno, non due, ma cinque o dieci volumi. Felicity Kay, che dirige un grande negozio di libri a Londra, osserva: «Quando un volume costa solo una sterlina, non si può fare a meno di comprarlo. Parecchi miei clienti si portano via interi scaffali». Le ultime cifre sono sbalorditive. In meno di tre mesi, gli inglesi hanno comprato 150 mila copie di Cime tempestose, di Emily Brente, pubblicato nel 1847; e in due mesi, hanno fatto incetta di 100 mila copie di Middiemarch, di George Eliot (pseudonimo di una donna, Mary Ann Evans), un romanzo del 1871. adesso 750 mila ogni mese. Questo fiume di carta ha salvato l'azienda dalla bancarotta, le ha dato floridissima salute. Troppo succulenti erano i frutti raccolti dalla Wordsworth Editions per non far gola alla grande Penguin, la casa che, per prima, fin dagli Anni Trenta, aveva ideato e dominato il mercato dei classici in edizione economica. E così, sei mesi fa, in gennaio, la Penguin scese in campo, per una sfida ad armi pari, con un proprio arsenale di paperback a una sterlina (i tradizionali paperback della Penguin continuano ad essere pubblicati, sono un'istituzione, costano sulle 4 sterline. A differenza di questi classici, i nuovi, i supereconomici, offrono il solo testo, nudo e crudo, senza dotte prefazioni e annotazioni). E cosa Due anni fa, fiaccata dalla lunga recessione, la piccola Wordsworth Editions, specializzata in opere costose, stava per alzare bandiera bianca. Poi, Michael Trayler, uno dei suoi fondatori, propose un «esperimento». «Decidemmo di stampare edizioni economiche, in brossura, di classici e di venderle a una sterlina l'una, quale ne fosse la lunghezza. Non basta. Decidemmo anche di usare tutti i punti di vendita possibili e immaginabili, quindi non soltanto i librai, ma anche i supermarket, i giornalai, le stazioni di servizio e i negozi più diversi». Superate le molte diffidenze e ostilità, la Wordsworth Editions ha vinto e stravinto. In poco più di un anno, ha venduto oltre 20 milioni di libri, metà almeno oltremare, ovunque si parli l'inglese; ne vende

Persone citate: Emily Brente, Felicity Kay, George Eliot, Mary Ann Evans, Michael Trayler, Price, Wordsworth

Luoghi citati: Inghilterra, Londra