A OGNUNO IL SUO BAALBEK di Claudio Gorlier

FIRMATA FIRMATA A RICHIESTA A OGNUNO IL SUO BAALBEK IUNGE una notizia - come dire? - in punta di piedi se confrontata con le tragedie che sconvolgono il mondo. A Downey, in California, cittadina sconosciuta ai più, esiste uno dei più vecchi (si fa per dire) ristoranti della McDonald's. Lo distingue un arco, ovviamente in forma di M, alto circa 20 metri. E' chiuso da gennaio, perché gli affari vanno male. E si pensa di abbatterlo. Un serissimo ente per la tutela dei beni storici con sede a Washington lo vuole salvare, insieme a una villa progettata da Wright in Wisconsin, e alla gloriosa Constellation, veliero settecentesco ancorato a Baltimora e divorato dai tarli e dalla muffa. La notizia non mi sembra né banale né oziosa. Penso al grande Thoreau, il quale vantava la mancanza di plurisecolari monumenti storici negli Stati Uniti. Non abbiamo il tempio di Baalbek? Che importa? Noi la storia la facciamo adesso, e tanto basta (Henry James, provava nostalgie opposte, ma non per caso si trasferi in Inghilterra). E allora: qual è il criterio esemplare per valutare l'importanza di un monumento storico, che età minima deve avere? Quali criteri estetici vanno tenuti in considerazione? O vale l'abitudine, il richiamo affettivo? Consiglio di evitare di salire in cattedra in nome della nostra storia secolare e dei monumenti che non tuteliamo neppure troppo bene. Ciascuno ha la storia che si è fatto, o che si sta facendo. D'altro canto, forse che noi, accanto al Colosseo, non siamo riusciti a digerire l'Altare della Patria, definito da Papini con espressione che, appunto per carità di patria, mi astengo dal riportare? Salviamo il McDonald's. Senza, naturalmente, confonderlo con il tempio di Baalbek. A ognuno il suo, rispettosamente. Claudio Gorlier

Persone citate: Downey, Henry James, Papini, Senza, Thoreau, Wright

Luoghi citati: Baltimora, California, Inghilterra, Stati Uniti, Washington, Wisconsin