«Alt ai telefonini disturbano»

«Alt ai telefonini, disturbano» «Alt ai telefonini, disturbano» I «telefonini», durante le ore di servizio, distraggono medici e collaboratori: convinto di ciò, il direttore sanitario dell'ospedale «Annunziata» di Cosenza, Vincenzo Risoli, ha vietato al personale l'uso di telefoni cellulari in corsia. Con un ordine di servizio Risoli ha invitato i primari e i responsabili delle divisioni a «voler vigilare» perché nelle ore di servizio sia vietato l'uso dei telefonini, «che rappresentano motivo di distrazione dalle attività che in quel momento vengono svolte, non solo per il diretto interessato ma anche per le persone che in quel momento collaborano nello svolgimento degli adempimenti relativi». Il provvedimento non mancherà di suscitare reazioni e polemiche, considerato che, come sottolinea Risoli nell'ordine di servizio, «quasi tutto il personale usufruisce di telefoni cellulari», molto in uso ormai tra i medici, anche per garantire ai propri pazienti una reperibilità lungo l'arco di tutto la giornata. [d. m.] alle 9,30, la piccola era in condizioni gravissime, e fu trasferita d'urgenza al secondo policlinico. Era in agonia, ormai per lei non c'erano più speranze. Nonostante ciò i medici fecero di tutto per tenerla in vita, ma non riuscirono a salvarla: il cuore di Carmelina smise di battere alle 19,30 di quello stesso giorno. La polizia cominciò a indagare su quella strana morte subito dopo l'autopsia. L'esame del corpo di Carmela, infatti, aveva dato un esito sconcertante: la bambina aveva del liquido amniotico nei polmoni, e la causa del decesso era stata un'emorragia cardiaca. Possibile che nessuno si fosse accorto di nulla nella clinica «Villa Aurora»? Finalmente, dopo due anni, è saltata fuori la verità. Secondo l'accusa, dopo la morte di Carmelina, Pasquale Iossa e Alessandro Mancaruso sostituirono la cartella clinica che avrebbe rivelato tutte le loro inadempienze con un altro documento. Il referto «addomesticato» fu redatto da un altro medico coinvolto nell'inchiesta, Pasquale Donadio, che per questo motivo ha ricevuto un avviso di garanzia. L'ultimo capitolo di questa brutta storia è stato scritto ieri dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo De Falco, che

Persone citate: Alessandro Mancaruso, Donadio, Iossa, Risoli, Vincenzo De Falco, Vincenzo Risoli

Luoghi citati: Cosenza