Un bunker a quattro stelle per il boss di Fulvio Milone

Un bunker a quattro stelle per il boss Un bunker a quattro stelle per il boss qpj| Napoli: palestra, solarium e 16 microtelecamere L'ex boss della camorra Carmine Alfieri e il covo di Raffaele Giuliano proiezione per vedere i film preferiti, quelli con Sylvester Stallone. Il covo è stato scoperto quasi per caso, ieri mattina. Tutta colpa di quelle telecamere: un poliziotto dell'antiscippo le ha notate e, dopo aver chiesto rinforzi alla questura, ha seguito il percorso dei cavi fino a raggiungere il nascondiglio. Il ras camorrista, però, non c'era: era fuggito pochi minuti prima dell'irruzione, dopo aver visto attraverso i monitor tutto quel movimento di uomi¬ ni nel vicolo Pace, all'ingresso del bunker. Gli agenti hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per espugnare il fortino scavato a quattro metri sotto il livello stradale. Prima di riuscire nell'impresa hanno dovuto forzare otto porte blindate e inoltrarsi nelle fondamenta di un vecchio e fatiscente palazzo puntellato dai tempi del terremoto. La tana di Raffaele Giuliano era molto confortevole. Il giovane boss aveva fatto costruire un appartamento di oltre cento metri quadri, quattro stanze dotate di un impianto di aerazione con tanto di climatizzatore. Il primo, ampio locale era adibito a palestra. Lì, fra pesi, cyclette, pedana scorrevole per simulare il footing e guantoni da boxeur, Raffaele Giuliano si teneva in forma. Non a caso il suo mito è da sempre Sylvester Stallone, l'attore tutto muscoli immortalato in decine di poster attaccati alle pareti. Oltre l'ennesima porta blindata, ecco la stanza da letto: spaziosa, arredata con mobili di lusso e soprattutto piena di videocassette: solo film di Stallone, naturalmente, che il rampollo della famiglia più temuta di Napoli guardava attraverso uno schermo gigante. La terza stanza era adibibita a solarium, con quattro lettini sovrastati dalle lampade. Sì, perché il giovane Giuliano amava ricevere le belle donne abbronzato come se fosse reduce da una crociera alle Maldive. L'ultima sala era il soggiorno, anche questo arredato di recente, con mobili costosissimi. Ora che il covo è stato scoperto, la polizia è a caccia del latitante. Raffaele Giuliano, soprannominato «Zuì» perché ama il canto dei canarini, è ricercato da tre anni, quando lasciò il carcere di Poggioreale per una licenza premio senza più tornare in cella. Deve scontare una condanna per tentato omicidio, quello di sua moglie. Tra i due non correva buon sangue: lui aveva un debole per la cocaina, lei tentava di tutto per farlo smettere. Neil'88, durante una lite, «Zuì» perse il lume della ragione, afferrò la moglie e la scaraventò fuori da una finestra di casa, al terzo piano di un vecchio palazzo di Forcella. La donna si salvò grazie alla sua prontezza di riflessi: durante la caduta, infatti, riuscì ad aggrapparsi alla ringhiera di un balcone sottostante. Fulvio Milone i

Persone citate: Carmine Alfieri, Forcella, Raffaele Giuliano, Stallone, Sylvester Stallone

Luoghi citati: Maldive, Napoli