Mafia no al segreto di Stato di R. Cri.

La Camera approva all'unanimità le nuove regole sulle indagini. Ma resta lo scontro sulla presidenza La Camera approva all'unanimità le nuove regole sulle indagini. Ma resta lo scontro sulla presidenza Mafia, no al segreto di Stalo Più forza al lavoro della Commissione Piloti di un caccia Muoiono per evitare una strage ROMA. L'assemblea di Montecitorio ha approvato all'unanimità la legge che istituisce la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni similari. Il provvedimento che passa ora all'esame del Senato ha ottenuto 432 voti favorevoli su 432 presenti e votanti. Naturalmente resta da risolvere il problema della presidenza, aperto a due soluzioni di segno opposto: la maggioranza ha in Tiziana Parenti il suo candidato, mentre quello delle opposizioni è Pino Arlacchi. La legge che istituisce la Commissione antimafia ricalca sostanzialmente quella della precedente legislatura con ima particolare e rilevante novità: la non opponibilità del segreto di Stato che non può essere considerato un limite per le indagini della Commissione. «In nessun caso - recita infatti l'art. 3 - per i fatti di mafia, camorra e altre associazioni criminali similari, costituendo fatti eversivi dell'ordine costituzionale, può essere opposto il segreto di Stato». In questo modo, in sostanza l'opera della Commissione I LUSSI DELLA CAMORRA SNAPOLI EDICI mini-telecamere piazzate all'ingresso dei vicoli che portano al cuore di Forcella, il rione della camorra. Gli occhi elettronici avrebbero dovuto assicurargli una latitanza sicura, lontano da sgradite sorprese della polizia. Non c'è che dire: l'ultimo rampollo della famiglia Giuliano, Raffaele, 25 anni, aveva fatto le cose per bene. Per sfuggire all'arresto si era fatto costruire un bunker sotterraneo con tanto di impianto audio-video e sala di regia. Grazie a quell'attrezzatura non sarebbe passato inosservato uno spillo, figuriamoci un agente della squadra mobile. E per ammazzare il tempo nelle lunghe ore di inattività, il boss si era organizzato a dovere: aveva a sua disposizione una palestra e una saletta di ROMA. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato a maggioranza un documento sottoscritto da 18 consiglieri, sullo sciopero degli avvocati, nel quale si difende il comportamento del procuratore della Repubblica di Napoli Agostino Cordova. Il Csm ha tuttavia riconosciuto la validità delle ragioni che stanno alla base della protesta degli avvocati («sarebbe ingiusto ed errato ignorare il loro disagio»), ha però criticato l'utilizzo ripetuto dello strumento dello sciopero («suscita preoccupazione grande l'utilizzazione esasperata di tale diritto»). L'assemblea di Palazzo dei Marescialli è perve¬ SCIOPERO AVVOCAT ATI proprio dalla Commissione Affari costituzionali. Il presidente della Commissione Selva però in una dichiarazione, accusa i progressisti di «pura demagogia». Secondo la nuova legge, comunque, la Commissione antimafia funzionerà per tutta la durata alla legislatura con i poteri simili a quelli dell'autorità giudiziaria. La strage di Capaci del maggio 1992 in cui ve Sarà composta da 50 parlamentari (25 deputati e 25 senatori) scelti dai presidenti delle due Camere in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. Il presidente sarà scelto di comune accordo dai presidenti del Senato e della Camera al di fuori dei componenti della Commissione. LECCE. Potevano lanciarsi con il paracadute e salvarsi. Ma, per evitare che il velivolo sul quale stavano compiendo esercitazioni cadesse sull'abitato, due piloti dell'Aeronautica militare hanno preferito restare ai comandi riuscendo a evitare lo schianto con una scuola materna. Poi il disperato tentativo di atterraggio in un campo sportivo, l'urto con il muro di cinta, l'esplosione. Sono morti dilaniati il ten. Umberto Oriolo, 28 anni, originario di Bari, e l'allievo Paolo Ceccato, ventiduenne di Salò (Brescia). E' accaduto ieri a Melpignano. Erano le 13. Per un volo di addestramento, quattro Aermacchi MB 339 erano decollati dall'aeroporto militare di Galatina. Dopo pochi minuti, per un'avaria, il velivolo sul quale viaggiavano Oriolo e Ceccato si è staccato dalla pattuglia. Giù, dai paesini di Cursi e Castrignano, la gente ha notato che qualcosa non andava. L'aereo volteggiava nell'aria e scendeva in picchiata. Nella scuola materna comunale, dove una decina di bambini erano ancora nelle aule, le insegnanti Delia Greco e Palmira Saracino, l'hanno visto piombare a folle velocità. Poteva essere una tragedia simile a quella di Casalecchio di Reno (Bologna), quando il 7 dicembre del '90 un aereo militare si schiantò su una scuola. Morirono 12 studenti, 90 rimasero feriti. A Melpignano, i piloti sono riusciti a far riprendere quota all'Aermacchi, che si è poi diretto verso un centro sportivo. Pochi istanti, neppure cinquecento metri percorsi in un baleno. Poi lo schianto, la fiammata che anche i bambini, terrorizzati, hanno potuto vedere dalle finestre. L'aereo ha toccato con il carrello il muro di cinta del campo sportivo e si è capovolto. E' il terzo velivolo che cade in Puglia in meno di un mese. Nei due casi precedenti, i piloti erano riusciti a salvarsi lanciandosi con il paracadute. Pochi giorni or sono, un aereo - anche questo decollato dall'aeroporto di Galatina - era caduto ad Altamura dopo che uno stormo di uccelli aveva bloccato i motori. Ieri a Melpignano la tragedia. Il ten. Oriolo aveva al suo attivo 1110 ore di volo, era istruttore dal 1992 alla Scuola di volo militare della 61a Brigata di Lecce. Entrato nell'Accademia di Pozzuoli nell'87, viveva con la moglie Fiorella Oliva, di Napoli, nel «Villaggio Azzurro» dell'aeroporto di Galatina. Il comando della Terza Regione Aerea ha istituito una commissione d'indagine per stabilire quali sono state le cause della tragedia; ma si esclude che possano esserci stati problemi meccanici. [s. t.] nne ucciso il giudice Falcone [r. cri.]