Su Priebke msi spaccato di Fabio Martini

Su Priebke, msi spaccato Su Priebke, msi spaccato ROMA. L'msi si è spaccato sull'ordine del giorno per Priebke «ex ufficiale nazista, vice di Kappler durante l'occupazione tedesca di Roma», nonostante alcune settimane fa per sedare le polemiche fosse intervenuto lo stesso segretario Fini che aveva posto la sua firma sul documento. L'approvazione in consiglio è stata data con 30 voti. Il sì da tutti i gruppi compreso il msi con l'eccezione del voto contrario di Augello e l'astensione di Buontempo e Rampelli. Con l'ordine del giorno l'assemblea ha espresso «la volontà di intervenire nel processo con la nomina di difensori come parte lesa, con riserva e in attesa di costituirsi parte civile appena sarà possibile nel processo contro Priebke ed impegna il sindaco ad intraprendere atti necessari». Augello dice: «Ravvedo nel documento elementi di labilità giuridica e strumentalità. Inaccettabile è l'humus di neo-antifascismo che lo sostiene». [Ansa) Gianfranco Fini Buontempo «i capi dell'msi hanno fatto una frenata che ancora si vedono le tracce...». Ma da qualche tempo nelle orecchie di Fini e di Bossi si è insinuato un rumore di fondo, un tic toc che preannuncia il ritorno in grande stile del partito unico del centro-destra. E' il tic toc della bomba ad orologeria innescata da Marco Pannella: il referendum per l'uninominale secco che, se passerà (o verrà disinnescato con una legge ad hoc) significherà il decollo di un autentico bipartitismo. Una bomba pronta ad esplodere non in un futuro indeterminato, ma fra appena dieci mesi: «L'uninominale secco - dice il pannelliano Peppino Calderisi, il mago dei referendum - è come una scorpacciata di ciliegie, una tira l'altra e l'effetto finale sarà quello di far saltare le ultime casamatte partitiche della Prima Repubblica, quella pidiessina e quella missina». E i missini, ecco la novità, cominciano a pensarci. Dice Fini: «La proposta di Maroni di un cartello elettorale a tre con Forza Italia e Lega è interessan¬ te». Dice ancora di più Maurizio Gasparri, uno dei pochissimi dirigenti missini in confidenza col segretario: «Il partito unico? Prematuro parlarne ora, ma se si va al turno unico diventa attuale il progetto di una cosa più vasta». E naturalmente i tifosi più sperticati del rassemblement sono allineati in Forza Italia: «Sogno di vedere un grande partito unito sotto le stesse insegne», aveva detto qualche giorno fa Cesare Previti, uno dei pochi interpreti autorizzati del pensiero del Cavaliere. E c'è persino chi immagina già una divisione dei ruoli tra Fini e Berlusconi. «Oramai Alleanza Nazionale e Forza Italia - dice Fabio Martini

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