Lui 23 anni di Mercenasco (Ivrea) aveva già tentato il suicidio catapultandosi fuori strada

Maria Rosa ti amo: e si uccide Lui, 23 anni, di Mercenasco (Ivrea) aveva già tentato il suicidio catapultandosi fuori strada Maria Rosa ti amo: e si uccide Prima tenta con l'auto, poi si spara AMORE E MORTE ARIA Rosa era stata la sua donna, alcuni mesi fa. Poi, la storia era finita, le loro strade si erano divise. Ma Igor, quella ragazza appena più grande di lui non l'ha mai dimenticata. Riconquistarla è diventata la sua ossessione. Amarla e farsi riamare un sogno, di quelli che se non si avverano: un sogno per il quale valeva la pena anche di morire. Igor Maistrello, 23 anni, autista di Mercenasco, un Comune di duemila abitanti tra Ivrea e Caluso si è ucciso, l'altra notte, con un colpo di pistola a una tempia. Su un foglio, scritto pochi istanti prima di premere il grilletto, c'è la spiegazione del suo gesto: «Maria Rosa l'amo davvero, purtroppo non mi sono mai espresso come volevo». Suicidio d'amore, quindi, ma con un aspetto tanto drammatico quanto inquietante. Per almeno due giorni Igor ha vissuto con un unico pensiero: chiudere la partita con la vita che, senza l'amore di Maria Rosa, non valeva la pena di essere vissuta. Ventiquattr'ore prima di spararsi, infatti, si era catapultato fuori strada con la sua auto, una Renault 5 comperata pochi giorni prima. Un volo di 5 o 6 metri nella scarpata di un torrente, a Loranzè, nel punto dove le ultime alluvioni hanno spazzato il ponte. Ne era uscito con qualche graffio e due costole rotte. Un miracolo. Nella casa di Mercenasco dove Igor e il padre Enzo abitava¬ no da tempo, dall'altra sera c'è un'ininterrotta processione di ragazzi appena ventenni. I parenti, con gli estranei, non vogliono parlare di questa faccenda. «La gente - dice una zia - deve ricordarlo così com'era; dolce e sensibile». Le cause del suicidio? «Sono cose private». Poco più in là, appoggiata al muro di cinta, piange disperata Maria Rosa, neanche la presenza di amiche premurose basta a consolarla. Piange perché Igor si è ucciso per lei, perché non riusciva a dimenticare una storia ormai finita. «Lei si sente in colpa - dicono in paese - ma non ne ha ragione. Spiegarglielo adesso, però, è impossibile». Qualcuno insiste: «Oggi c'è spazio solo per il dolore e i per ricordi». Sia quelli belli, quando la storia tra Igor e Maria Rosa funzionava bene, che quelli brutti: la rottura con Maria Rosa, la sua fuga da casa e il relativo ritorno, travagliato e difficile. Nel calderone anche un incidente stradale, nel giugno di 5 anni fa, proprio alle porte di Mercenasco. Quella sera, Igor tornava a casa, sull'auto di alcuni coetanei, da una serata trascorsa in discoteca. In una curva la macchina era sbandata, come impazzita era finita contro un albero. Una ragazza, Maria Teresa Pindo, era morta sul colpo; lui se l'era cavata con poco, ma da quel momento era cambiato. «Era diventato - ricordano a Strambino - più triste, più taciturno. Quell'esperienza era stata traumatizzante». Poi aveva conosciuto Maria Rosa, il grande amore della sua breve vita. Una parentesi incantata, finita troppo presto. Da allora lo scopo dei suoi giorni è diventato riconquistare quella ragazza, tornare con lei, essere sereno. Lodovico Poletto Igor Maistrello

Persone citate: Igor Maistrello, Lodovico Poletto Igor, Maria Rosa, Maria Teresa Pindo

Luoghi citati: Caluso, Ivrea, Loranzè, Mercenasco