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Occupazione Occupazione Oggi il vertice con Berlusconi ROMA. Faccia a faccia, questa sera a Palazzo Chigi, tra governo e sindacati, presenti lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro del Lavoro, Clemente Mastella, e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil. Ieri nel tardo pomeriggio è intanto proseguito, in corso Italia, un incontro tra il «numero 2» della Cgil, Guglielmo Epifani, ed i segretari confederali di Cisl, Luigi Viviani, e Uil, Fabio Canapa, per mettere a punto una sorta di «contro-piano» da presentare a Berlusconi, sulle misure da prendere per il mercato del lavoro. I sindacati, come ha spiegato Sergio Cofferati, il segretario confederale della Cgil candidato alla successione di Trentin, metteranno sul tavolo, oltre alle proposte sul mercato del lavoro, anche un riepilogo delle questioni che erano state predisposte nel tempo con l'accordo di luglio «e che non sono state ancora risolte». «C'è un problema - ha sottolineato Cofferati che riguarda la sessione di politica dei redditi prima della finanziaria e la verifica sullo stato dell'occupazione. Poi vi sono i capitoli di intervento a sostegno delle attività produttive, che vannu dalla formazione alla gestione della spesa, ai prezzi e alle tariffe». Al «contropiano» i sindacati stanno ancora lavorando ma si prevede una conclusione in nottata. Sempre ieri, intanto, la Cisl ha reso noto uno studio sui «contratti di solidarietà»: dall'entrata in vigore della Legge 236 (luglio '93) sono ben 701, con 164.300 occupati, le aziende che sono state interessate a questi accordi. I lavoratori coinvolti nella riduzione di orario sono stati 54.270 e i posti di lavoro salvati oltre 22.200, pari a quasi il 50% degli esuberi dichiarati dalle aziende prima degli accordi. Le riduzioni di orario hanno coinvolto in pratica un terzo degli occupati delle aziende interessate. 1 settori più interessati sono stati: il metalmeccanico (34% aziende e 62% occupazione), il tessile (24% aziende e 11% occupazione) e le costruzioni (14% aziende e 10% occupazione). |fr. bu.]