Ilona: «Mio marito mi ucciderà » di Alain Elkann

«Sono a Trieste, ma non mi sento al sicuro, il ministro Biondi mi deve aiutare» «Sono a Trieste, ma non mi sento al sicuro, il ministro Biondi mi deve aiutare» Nona: «Mio marito mi ucciderà » «Continua a minacciarmi» LASTALLER IN FUGA CON IL FIGLIO ILONA Staller si è spostata da Genova verso Trieste. Non sembra per nulla agitata, al telefono il tono di voce è piuttosto calmo. E' con suo figlio Ludwig, che ha «rapito» la scorsa settimana a New York, dove il piccolo viveva con il padre, lo scultore Jeff Koons. Ieri la Staller, attraverso i microfoni di «Teleroma 56», si è appellata al ministro della Giustizia Biondi, ai giudici dei minori italiani, al Parlamento, «affinché facciano rispettare le leggi italiane che tutelano i cittadini italiani come mio figlio». Ilona, cosa sta accadendo? «Non è una situazione facile quella in cui mi trovo, mi creda. Mio marito in America è un uomo potente perché ha molti soldi e con i soldi, in America, più che in Italia, si può comprare qualsiasi cosa». Ma lei ora è in Italia. «Sì. Però lui ha assunto grandi avvocati anche in Italia. Vuole avere subito il bambino. Per questo mi ha minacciata ancora ieri al telefono e mi ha detto: "Vedrai!". A me queste parole fanno una certa paura, conoscendo il tipo d'uomo». Ma lei dove si trova in questo momento? «Nella zona di Trieste, insomma a Trieste. Prima ero a Genova, ma non è vero che stavo a casa di una pornostar. Forse qualcuno ha voluto farsi pubblicità. Io ho finito da quattro anni di fare pornografia. I miei amici oggi, sono solo gli avvocati. Non ho più tempo di frequantare nessuno, non ho più una vita mia finché questa faccenda non sarà risolta. Come le ho detto mio marito è un uomo potente e non scherza nemmeno qui in Italia». Ma chi le dà i soldi per pagare i suoi avvocati? «Aspetti, il bambino ha fatto la cacchina, devo cambiargli il Pampers». Sì, ma chi le dà i soldi? «Ho ancora un conto aperto nella banca del Parlamento. Sto consumando il mio patrimonio. Mio marito non mi dà più una lire. Devo quindi pagare con i miei soldi. E' vero che io mangio come un uccellino, ma a New York tutto è costosissimo, devo prendere i taxi, andare per la città» Ma come vive lei adesso? «Da fuggiasca» E il bambino? «E' italoamericano e quindi in Italia è protetto. Mio marito odia l'Italia e odia che mio figlio sia in Italia». Lei odia suo marito? «No, non lo odio, ma sono minacciata da lui. Pensavo fosse una persona intelligente visto che aveva studiato e aveva una cultura. Ma la cultura evidentemente non si recupera. Lui è un uomo intrattabile». E' vero che le faceva cose oscene sessualmente? «No, abbiamo litigato, sì, in camera da letto ma per cose stupide. Lui voleva cose sessuali assurde. Io non ho certo dei pregiudizi in questo senso, farei qualunque cosa. Però, l'ho detto allo psicologo a New York, sospetto mio marito di essere psicopatico. L'ho sorpreso nudo sul letto mentre il bambino giocava con il suo sesso e gli ho detto: "Non è carino fare questo con il bambino". Certo ho visto altre cose orribili ma non posso dirle. Mio marito, in altre parole, è pazzo da legare». Ma cosa vuole da lei? «Il bambino, ma solo per ragioni di potere, non gli importa in realtà del bambino, è che lui non riesce a perdere». Ma è geloso di lei? Le vuole ancora bene? «No, non lo so. Lui vuole il bambino per escluderlo da sua madre. Il bambino invece dovrebbe stare con tutti e due, ma lui lo vuole solo per lui». Ma intanto lei non sta facendo più niente. «No, cosa vuole che faccia mentre sono qui in fuga. E poi vorrei che fosse chiaro che io ho smesso, non faccio più la pornodiva. Io vorrei fare interviste televisive, trasmissioni. Sono brillante e molto comica quando voglio». Quando pensa che finirà questa vicenda tra lei, suo marito e il bambino? «Spero presto. E' ora di finirla ma spero soprattutto che mio marito non voglia uccidemi perché è psicopatico e quindi capace di qualsiasi cosa!». Alain Elkann «Le pornostar non mi hanno aiutato Lo hanno detto loro per farsi pubblicità» Nona Staller fugge dal marito Jeff Koons (a sinistra)

Persone citate: Jeff Koons, Nona Staller, Staller