Di Pietro: me ne vado se mi legano le mani di A. Zeni

Scalfaro difende Parisi dagli attacchi di Biondi e Ferrara Il pm di Milano parla a Bruxelles Di Pietro: me ne vado se mi legano le mani «Intoccabile l'indipendenza del giudice» Citaristi (ex de) agli arresti domiciliari BRUXELLES. «Io sono un magistrato, gli altri facciano le regole e io le rispetterò», dice Antonio Di Pietro. «Ma se le leggi non mi vanno più bene, non farò più questo mestiere». Di Pietro è a Bruxelles per un convegno sul riciclaggio del denaro sporco, ma parla di tutto: dal «colpo di spugna» all'indipendenza del pubblico ministero, «un principio che tutto il mondo dovrebbe invidiarci, insieme con l'obbligatorietà dell'intervento penale». Da ieri, intanto, l'ex tesoriere della de Severino Citaristi è agli arresti domiciliari. Citaristi, 73 anni, era stato finora protetto dall'immunità parlamentare. L'accusa è la stessa che l'ex senatore si è visto rivolgere in ognuno dei 74 avvisi di garanzia ricevuti finora: corruzione e finanziamento illecito dei partiti. Nell'operazione sono stati arrestati anche l'imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone e il collaboratore di sempre di Citaristi, il commercialista bergamasco Enrico Boreatti. Il provvedimento ha sollevato proteste e polemiche. F. Squillante e A. Zeni A PAG. 7

Persone citate: Antonio Di Pietro, Citaristi, Di Pietro, Francesco Gaetano Caltagirone, Severino Citaristi

Luoghi citati: Bruxelles, Milano