il tabù dell'aids infranto a broadway di Sergio Trombetta

N N E hanno fatto anche un musical a Broadway: Angels in America di Tony Kushner, insieme al film, Philadelphia di Jonathan Demme, ha segnato la consacrazione di un nuovo, controverso, soggetto della scena americana: l'Aids. Si è cominciato, dieci anni fa, con due commedie, As Is di William Hoffman e The Normal Heart di Larry Kramer, per passare attraverso la tv {An early Frost), e finire col musical e Hollywood. Questo lungo cammino, il dibattito intorno all'opportunità di portare sulla scena la malattia di fine secolo, insieme a tutte le sue implicazioni sociali, sono al centro di Silenzio = Morte, sottotitolo Gli Usa nel tempo dell'Aids pubblicato presso Anabasi da Maria Nadotti. E' giusto, è opportuno per rompere il muro del silenzio portare l'Aids sulla scena? E' questa una via corretta per sensibilizzare l'opinione pubblica? Non c'è il rischio di «commercializzare» il tema della malattia? Sono le domande che la Nadotti pone nella parte centrale del libro ad artisti, critici, scrittori in qualche modo impegnati nella lotta contro l'Aids. Alcuni di loro sono sieropositivi. Oggi l'Aids non è più solamente la malattia degli omosessuali o dei tossicodipendenti, anche gli eterosessuali, gli adolescenti in particolare, sono a rischio: ecco perché, non esistendo una soluzione «parlarne è l'unica via d'uscita, l'unica cura» anche in teatro o al cinema. Lo sostengono personaggi come il critico teatrale del Village Voice, Michael Feingold, o come il danzatore e coreografo Bill T. Jones. Il volume è completato da una serie di documenti e dalla traduzione di brani di testi letterari e teatrali sull'Aids. Perché al di là dei diversi punti di vista, l'America in questi dieci anni ha elaborato una cultura dell'Aids estremamente articolata, molto più avanzata, sostiene allarmata l'autrice, rispetto al silenzio che ancora circonda l'argomento in Italia. to), Roland Kirk (le pagine più dense di emotività, sempre che Max Gordon fosse un emotivo). Un libro sul jazz e sul piccolo teatro notturno e sui protagonisti dello spettacolo americano degli ultimi decenni. Per tutti quelli che amano divertirsi. Franco Mondin! Sergio Trombetta

Luoghi citati: America, Hollywood, Italia, Usa