Ma i messicani ci temono

Ma i messicani ci temono Ma i messicani ci temono Baron: «Potete conquistare il titolo» WASHINGTON. Sognare non costa, nè fa male alla salute. Beninteso quando si sognano cose belle, come ad esempio il passaggio al secondo turno della Coppa del Mondo. Hugo Sanchez, l'indimenticato campione messicano del Real Madrid (ricordate le sue piroette dopo ogni gol messo a segno?) tiene in cuor suo questa speranza: «Sarebbe bello arrivare a tanto in un campionato giocato fuori dal Messico. Per noi sarebbe come scrivere un pezzetto di storia. E poi vada come vada». Il Messico, che sabato sera a Miami ha vinto facilmente (3-0) sull'Irlanda del Nord, è arrivato a Washington con il morale alle stelle ma l'unico a sognare è Hugo Sanchez, che deve avere avuto un permesso speciale dal suo citi, Miguel Mejia Baron. Per tutti gli altri la parola d'ordine è: cautela, vietato entusiasmarsi, restiamo con i piedi per terra. E loro, ligi al dove- re, interpretano alla lettera il copione imposto. Del resto si debbono ancora rimarginare le ferite per la sconfitta della scorsa settimana contro gli Usa, a Pasadena, davanti a 90 mila spettatori quasi tutti messicani. Quindi sino al 19 giugno, esordio con la Norvegia, testa bassa e lavorare. Per il capitano Ambriz, i sette giorni di ritiro in Virginia (il campo di allenamento è quello della George Mason University) serviranno alla squadra soprattutto per acclimatarsi all'umidità e all'afa di Washington e cercare la giusta concentrazione. A gettare acqua sul fuoco, poi, ci pensa Mejia Baron, secondo il quale «nel girone E tutte le avversarie sono temibili. L'ideale sarebbe arrivare tranquilli all'incontro con l'Italia il 28 giugno. Non è però il caso di provare a fare calcoli, come quello di un passaggio al secondo turno con il ripescaggio delle terze. Ragionare così è troppo complicato e io amo pensare in termini semplici: una tappa alla volta». E l'Italia? «Mi preoccupa, eccome se mi preoccupa. Anche Eire e Norvegia sono pericolose, ma il prestigio conta pur qualcosa: e l'Italia il prestigio se l'è guadagnato sul campo». Il finale è tutto uno scambio di cortesie: «Sacchi ha detto belle cose su di noi, lo ringraziamo ma i favoriti restano gli azzurri che hanno buone chances pure di vincere il Mondiale», [s. r.] li messicano Del Olmo, un giovane mediano sul quale fa affidamento il et Miguel Mejia-Baron

Persone citate: Del Olmo, George Mason, Hugo Sanchez, Mejia Baron, Miguel Mejia Baron, Miguel Mejia-baron, Sacchi