Spuntano tre uomini nel giallo della Senna

Parigi, alcuni testimoni li avevano visti insieme in un bar: «Le due turiste erano ubriache» Parigi, alcuni testimoni li avevano visti insieme in un bar: «Le due turiste erano ubriache» Spuntano tre uomini nel giallo della Senna Ragazze annegate, una pista PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Due cadaveri nella Senna, movente oscuro, nessun testimone, voci incontrollabili che attraversano una tranquilla cittadina ove - forse qualcuno «sa». Per una sceneggiatura così ci vorrebbe il commissario Maigret a fare il giro dei bistrot, raccogliere le chiacchiere in piazza, sentire qualche confidenza decisiva. Ma la storia è vera. E sulle complesse indagini arriva, anziché il mitico commissaire, il vicequestore Maurizio Cimmino. Dalla Toscana. Sì, perché le due vittime - Monica Amalfitano, 18 anni e Costanza Sproviero, 20 - sono fiorentine. E da ieri a Nogent-sur-Seine - grosso borgo tra l'Aube e lo Champagne si trovano anche i genitori per riconoscere le salme. Violenze? Solo ecchimosi, dicono i familiari, ma i riscontri dell'autopsia non sono ancora pubblici. E comunque ci confermavano ieri sera che gli esami legali proseguono. Un supplemento inatteso. Come stupisce l'arrivo di Cimmino. Due morti accidentali non smuovono un superdetective. E forse neanche il duplice suicidio. Ma allora? La parola delitto nessuno, per ora, la pronuncia. Ma è lì, sospesa, ipotesi che la Gendarmeria locale verificherà senza tuttavia per ora - privilegiarla. Un giallo da manuale, buio e misterioso. E la magistratura francese, con il giudice istruttore madame Thouzeau, silenziosa su tutta la linea. Ricapitoliamo. Le due ragazze a Nogent-sur-Seine non avrebbero in teoria mai dovuto metterci piede. Nel prendere il «Palatino», la settimana scorsa, stringevano tra le mani il biglietto per Parigi. Vacanza, o forse la ricerca di un lavoro nell'ippica, un mondo al cui fascino perlomeno Costanza non era estra¬ nea. Eppure le notano sin dal 9 giugno sera in paese. Lo afferma un reporter del quotidiano locale «Liberation Champagne». «Sì, erano qui, abbiamo le testimonianze». Ma il primo cadavere affiorerà solo 1*11 sera. L'altro addirittura il giorno successivo. Il luogo, tuttavia, intriga, gli inquirenti. A 7 km dal paese, in una zona di gerbidi e «sablières», le cave per sabbiatoli. Potevano giungerci da sole? Al telefono, l'inviato di «Le Parisien», il quotidiano nazionale con una passionacela per la cronaca nera, lo esclude. «Bisogna conoscere la zona, altrimenti è impossibile. Qualcuno può averle guidate». - Chi? Il collega è formale. «La Gendarmeria ha identificato tre persone che qualcuno vide in compagnia delle giovani». Sarebbero uomini, forse ragazzi. Ma l'identità non viene fuori. Ignoriamo, per esempio, se tra loro figuri quel presunto italiano (la descrizione è solo fisica, forse l'informatore era troppo lontano per ascoltarne la voce) che - dice qualcuno - le accompagnava. In ogni caso vi erano anche dei francesi. Perlomeno uno. Gli mqnirenti lo descrivono come tossicomane notorio, forse piccolo spacciatore. Una versione sostiene che proprio insieme a lui Monica e Costanza fecero il giro di alcuni bar e café. Una buona pista, sembrerebbe. Il trio - cui si aggiungono forse altre presenze - rastrella consumazioni alcoliche. Baristi e avventori hanno ancora quei fotogrammi negli occhi. E' legittimo ipotizzare che le due toscane giungessero alla prima serata in condizioni d'ebbrezza. Ubriacatura secca o meno, lo dirà forse la perizia necroscopica. Ma un curioso episodio rafforza la prima lettura. Dopo il tour alcolico, ritroviamo le adolescenti in un hypermarché della periferia. Comprano whisky, un litro. Con loro, il misterioso amico e forse altri personaggi che rimangono, per ora, nell'ombra. E qui si perdono le tracce. Ma il terzetto che i gendarmi hanno messo a fuoco costituisce una buona base di partenza. Se qualcuno tra loro conosce la verità, è inevitabile che il giudice gli strappi prima o poi ammissioni chiave. A occhio, l'incidente non parrebbe così verosimile. Ubriaca, una cade in acqua e annega insieme con l'altra, gettatasi per salvarla. Ma come spiegare la loro presenza lungo il fiume? In ogni caso sembra fossero buone nuotatrici. E il suicidio quale tragedia finale - e senza messaggi d'addio - per due giovani esistenze che incontravano qualche problema in famiglia ma nulla più, appare una soluzione troppo drastica. Morte da violenza, allora? E quale? Gli indizi attuali non la corroborano. Ma è impossibile toglierla a priori dal mazzo degli scenari. Le prossime ore saranno decisive. Per tradizione gli investigatori francesi risultano avari di fermi e incriminazioni che non abbiano dietro una poderosa istruttoria. Ma, come diceva Maigret, talora la minaccia del carcere induce al passo falso un «quasi» innocente. Enrico Benedetto Restano ancora molti punti oscuri intorno alla vicenda delle due ragazze trovate annegate in un canale della Senna

Persone citate: Cimmino, Costanza Sproviero, Enrico Benedetto, Maurizio Cimmino, Monica Amalfitano

Luoghi citati: Parigi, Toscana