Il Cavaliere sul tetto delle preferenze di Raffaello MasciCorrado Augias

Elezioni Europee Restano al palo il leader dell'Arcigay Grillini e l'ex cassiere della Lega Patelli, indagato Il Cavaliere sul tetto delle preferenze Fini primo al Sud, entrano Montesano, Augias, la Colli ROMA.Trionfo per i big. Berlusconi - che non andrà a Strasburgo perché la carica è incompatibile con quella che già ricopre - ha ottenuto circa 3 milioni di preferenze. Fini è stato il primo al Sud. Ottima l'affermazione di Occhetto e, in generale, di tutti i leaders, tanto che tra quelli che poco finemente vengono definiti «i trombati» non ci sono nomi clamorosi. LE BOCCAPORTI. Dalle Alpi a Lampedusa, Forza Italia è superstar: si è qualificata prima in 72 province su 94 (esclusa dal conteggio Aosta). Il pds ha mantenuto una supremazia sulla rossa Italia centrale, conquistando 19 province. Il Fort Alamo del ppi è invece rimasto Avellino, nei secoli fedele. An che aveva la supremazia su 13 province e la lega che l'aveva su 9, le hanno perse tutte. Il movimento di Bossi, nella fattispecie, ha perso anche città murate come Varese, Sondrio, Como, Brescia e Bergamo passate all'obbedienza berlusconiana. VIP. Siederanno a Strasburgo buona parte dei capilista: Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi (che sicuramente rinuncerà), Achille Occhetto, Gerardo Bianco l'avellinese non demitiano, Mario Segni, Giorgio La Malfa, Marco Pannella, Fausto Bertinotti. Torino ha laureato l'uomo simbolo della Juventus, Giampiero Boniperti, ma anche il cantore della Lega Gipo Farassino, già «trombato» alle politiche. Il leader dei cristiano-de- mocratici Pierferdinando Casini ha avuto un successo trionfale, ma l'ha dovuto cercare nei feudi sudisti di Mastella. Sempre il ccd ha ripescato, nel Nord-est, l'ex ministro dell'Università Sandro Fontana. Mentre il suo ex collega Giorgio Ruffolo ha avuto un seggio grazie a Bologna. Saranno eurodeputati anche l'ex capo della segreteria di Martinazzoli, Pierluigi Castagnetti, e il filosofo pds Biagio De Giovanni. SINDACI E NO. Il primo cittadino di Milano Marco Formentini è stato secondo solo al suo capo Bossi, e andrà in Europa, non così il suo predecessore pidiessin-craxiano Giampiero Borghini, ri- masto al palo. Il sindaco di Bologna Renato Imbeni svetta nel pds con le sue 100 mila preferenze. Anche Palermo avrà a Strasburgo il suo uomo-simbolo Leoluca Orlando. Analoga sorte per Salvatore Tatarella, fratello del vicepresidente del Consiglio, e sindaco di Cerignola. UOMINI E MEDIA. Grande infornata di giornalisti e gente di spettacolo. Andranno all'europarlamento il portavoce di Berlusconi, Antonio Tajani, sostenuto da una valanga di voti, lo scrittore pidiessino Corrado Augias, l'ex corrispondente dall'America del Tg3 Lucio Manisco e l'ex commentatore politico del Tgl Pierantonio Graziani. Tra gli attori: Enrico Montesano, premiato dalla sua Roma, e Ombretta Colli in Gaber folgorata dal successo di Berlusconi. Appartiene - a suo modo - alla carta stampata anche Luigi Alfonso Marra, lo scrittore che pubblicava le sue opere comprando intere pagine di giornali, anche lui Forza Italia ha portato ai trionfi di Strasburgo. SIRANIERI. Tra le star intemazionali, siederà a Strasburgo - per l'ennesima volta - Otto d'Asburgo-Lorena-Este, erede del Sacro romano impero, ma con lui anche il leader sessantottino francese Daniel Cohn Bendit, l'attrice greca Nana Mouskouri e Charles De Gaulle jr., nipote del più illustre generale. Il calcio non ha fatto da trampolino di lancio solo per Boniperti, ma anche per il discusso Bernard Tapie patron dell'Olympique di Marsiglia e per l'ex centravanti spagnolo Abel Matutes. Con loro ci sarà anche la paladina dei matrimoni gay, Claudia Roth ( t G d GSCcl ) MEGLIO DI NIENTE Partiti che venivano dati per spacciati, risorgono portando a Strasburgo qualche deputato: l'edera torna con La Malfa, gli ex liberali (ora Udc, interna a Forza Italia) hanno Stefano De Luca e Luigi Florio. I Verdi assicurano un seggio al loro portavoce, Carlo Ripa Di Meana, all'altoatesino Alex Langer e all'ex radicale Adelaide Aglietta. Un sussulto di vita l'ha avuto anche il psdi, che ha piazzato l'ex segretario Enrico Ferri, forte in quel di Massa Carrara di oltre il 20% dei consensi. TROMBATI. I due litiganti bolognesi, Franco Grillini presidente dell'Arcigay e Pietro Buscaroli (An) quello che i «froci» voleva mandarli nei lager, non sono stati premiati dagli elettori. Punito anche il cassiere della Lega in odor di tangente Alessandro Patelli. Lo storico Paolo Prodi, fratello di Romano, difficilmente potrà essere recuperato nelle liste del pds, così come un altro emiliano, l'ex ministro Nino Cristoforo in gara col ppi. Resterà a casa anche il Verde animalista Stefano Apuzzo. Il gioco delle rinunce non consente di dire se sarà anche europarlamentare il presidente della commissione di vigilanza sulla Rai Marco Taradash. Mentre quasi sicuramente dovrà rassegnarsi alla pensione l'ex ministro socialista Fabio Fabbri. Gli elettori del Sud non hanno premiato Massimo Abbatangelo, di An, ma neppure Giovanni Russo Spena già segretario di Democrazia proletaria. Stessa sorte per l'ex capogruppo socialdemocratico alla camera, Filippo Caria. E dovrà tornare ai suoi studi di diritto costituzionale anche Maurice Duverger, cui il pds diede un seggio. Raffaello Masci Sotto Andrea Manzella indipendente pds Sotto Luisa Todini in lista per Forza Italia neo-eletta a Strasburgo In alto il leader dei Ccd Pier Ferdinando Casini Sopra, Alessandro Patelli ex tesoriere della Lega In alto il conduttore tv Corrado Augias