Da reporter a killer: tutta colpa di un articolo di Franco Pantarelli

Da reporter a killer: tutta colpa di un articolo TENNESSEE Col pezzo sulla figlia handicappata della coppia vince un premio e diventa amante della moglie Da reporter a killer: tutta colpa di un articolo Giornalista Usa cerca di uccidere il marito dell'intervistata NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Era stato proprio un bell'articolo quello che Michael Frazier aveva scritto sull'«Oak Ridger», un giornale del Tennessee, sulle vicende quotidiane di John e Lisa Whedbee impegnati nel duro compito di crescere la loro bambina handicappata. Durante una lunga serie di interviste con la coppia, Frazier era riuscito a «tirare fuori» da John e Lisa tutte le difficoltà, le angosce, le paure, le frustrazioni, i momenti di sconforto e quelli di gioia derivanti da un'esperienza come la loro, e soprattutto era stato capace di «restituire» il tutto nel suo articolo. E la giuria di un concorso giornalistico ne era rimasta tanto commossa da assegnargli il primo premio. Ora si è scoperto che quelle interviste, complice l'atmosfera da «confessione intima» che il giornalista sapeva creare, avevano prodotto un effetto se¬ condario: lo sbocciare dell'amore fra Michael e Lisa. E non un amore qualsiasi, bensì una passione che li ha portati a progettare addirittura l'assassinio di John. Michael e Lisa si conoscevano da tempo. Nella chiesa della piccola cittadina dove vivono, lei cantava nel coro e lui suonava l'organo, e a quanto pare è stato proprio durante le serate passate a provare che a Michael è venuta l'idea di scrivere l'articolo. Lisa gli raccontava della sua esperienza in casa, di quanto era stato doloroso per lei e John scoprire che la bambina nata dal loro matrimonio era ritardata, di come sia lei che il marito avevano comunque finito per «accettare» quel destino, di come qualche volta venivano presi dallo sconforto, ma anche di come altre volte invece si sentivano felici per qualche piccola «prodezza» che la piccola riusciva a compiere. Lui si era molto commosso e si era con vinto che anche i suoi lettori avrebbero apprezzato il racconto di quella storia edificante. Quando l'«Oak Ridger» pubblica l'articolo, l'effetto è proprio quello previsto da Michael: la gente si commuove mostrando in tutti i modi la propria simpatia a Lisa e John. Ma una notte accade che John si sveglia all'improvviso, come avvertito dal subconscio di qualche pericolo imminente: chino su di lui c'è Michael con in mano un coltellaccio da cucina e con il chiaro intento di infilarglielo nel torace. Si difende, blocca la mano di Michael e comincia a urlare per svegliare Lisa e ottenere il suo aiuto. Non serve, si dice rassicurato vedendo che la moglie non solo è già sveglia, ma impugna minacciosa una mazza da baseball. Ora - si dice John - lei colpirà Michael e mi salverà. Si sbaglia. Lisa si trova lì non per aiutare lui ma per dare man forte a Michael. La mazza da baseball l'ha presa nel caso che fos¬ se necessario un colpo di grazia. Per un momento John è combattuto fra lo sconforto per la rivelazione appena avuta e la necessità di difendersi. Non crede di potercela fare contro un coltellaccio e una mazza, ma qualcosa scatta in Michael e Lisa, che non se la sentono più di andare fino in fondo. Una cosa era uccidere John nel sonno, altra cosa è assalirlo e lottare con lui. Così il tentativo di assassinio fallisce e i due amanti scappano. John è incredulo, angosciato. Resta a lungo ansimante, poi si scuote e chiama lo sceriffo. Il piano di Michael e Lisa era di simulare l'aggressione di un rapinatore. Non avevano pensato alla necessità di una fuga. Frastornati come sono anche loro, vagano per alcune ore nella zona, e lo sceriffo non ha difficoltà a trovarli. Ora sono in prigione: lui accusato di tentato omicidio, lei di complicità. Franco Pantarelli

Persone citate: Frazier, Lisa Whedbee, Michael Frazier

Luoghi citati: New York, Tennessee, Usa