I suoi seguaci sono certi «Risorgerà tra poche ore»
I suoi seguaci sono certi «Risorgerà tra poche ore» I suoi seguaci sono certi «Risorgerà tra poche ore» MAESTRO E SALVATORE TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Grandi manate sui tavoli che facevano tremare le bottiglie di vodka e inni religiosi elevati a squarciagola: così i «hassidim» del rabbino Menachem Mendel Schneerson, riunitisi nella prima mattinata nel collegio rabbinico di Kfar Habbad (presso Tel Aviv), hanno espresso il loro lancinante dolore per la perdita del «ReMessia» che, nella loro piccola comunità, era anche un padre con cui ci si consultava per banali questioni familiari. Gli occhi arrossati da una nottata insonne e dalle lacrime esprimevano tuttavia un'allegria che sembrava del tutto fuori posto. «Ma non capite? - ha allora esclamato il rabbino Yaakov Gleuberbam, stupendosi dello stupore dei visitatori - Il "Rebbe" non è morto, perché vivrà in eterno. Si è semplicemente trasferito in cielo per perorare da là la salvazione del popolo d'Israele». In terra, intanto, i seguaci del movimento Habbad fondato da Schneerson calcolavano che la sua resurrezione potrebbe avvenire già nelle prossime ore. Altri, libri alla mano, constatavano che il decesso del Re-Messia, nel terzo giorno del mese ebraico di Tammuz, coincideva con altri portenti avvenuti nella medesima data. «Non era forse il 3 di Tammuz quando il sole si fermò presso Ghiveon, accecando così i nemici di Israele?», chiedeva retoricamente un seminarista dopo aver approfondito una pagina della Bibbia. Un altro ricordava che nella stessa data, 70 anni fa, fu rilasciato da un carcere russo il predecessore di Schneerson nella dinastia dei rabbini di Lubavitch, piccola località nella Russia bianca. Nelle stesse ore, centinaia di zeloti davano l'assalto all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv nella speranza di riuscire a conquistare un biglietto per New York e riuscire così a prender parte ai funerali del padre spirituale di almeno 100 mila ebrei ortodossi in tutto il mondo. Un Jumbo della El Al è stato preso d'assalto e occupato in mezz'ora. Gli altri zeloti hanno cercato di raggiungere New York con ogni volo in partenza: via Zurigo, Vienna o Londra. «Certamente - ha detto uno di essi - quando arriveremo negli Stati Uniti ci informeranno che la resurrezione è già avvenuta e che il rabbino farà con noi ri¬ torno, sano e salvo, in Israele». Non a caso, nei collegi rabbinici di Kfar Habbad e di Safed (la capitale del misticismo in Galilea) la nottata di domenica è stata dedicata allo studio dei brani dei testi sacri che trattano della resurrezione dei morti. Rimasti sbalorditi di fronte al decesso di un novantenne paralizzato ormai da due anni e deperito fino al punto di pesare appena 25 chilogrammi, i membri del movimento Habbad trovavano ieri perfettamente naturale e accettabile la reincarnazione del loro Maestro in un altro essere umano. Aldo Baquis Si scatenala lotta per assicurarsi un impero da mezzo miliardo di dollari
Persone citate: Aldo Baquis, Ben Gurion, Menachem Mendel Schneerson, Schneerson, Tammuz, Yaakov
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