Inchiesta sul «gioco di morte»

L'alunno delle medie quasi «strangolato» dai compagni: arriva l'ispettore ministeriale L'alunno delle medie quasi «strangolato» dai compagni: arriva l'ispettore ministeriale Inchiesta sul «gioco di morie» Gli insegnanti: «Non date la colpa alla scuola» Per la tragedia sfiorata nelle scuola media di Pavone, un «gioco di morte» copiato da scene di un film che per poco non è costato la vita a un tredicenne, ora toccherà alla Procura della Repubblica di Ivrea stabilire se è ravvisabile un reato penalmente perseguibile, mentre è anche in arrivo un ispettore ministeriale. La vicenda di Paolo, che tra pochi giorni affronterà l'esame di licenza media ed ha rischiato di morire soffocato per quell'assurda roulette russa senza armi, è raccolta in un voluminoso fascicolo che i carabinieri di Ivrea hanno già trasmesso alla magistratura. C'è la denuncia dei fatti raccontata da sua madre, ci sono le informazioni raccolte tra gli adolescenti, ci sono le dichiarazioni del capo istituto Savino Giglio Tos, tutto quanto serve per valutare dal punto di vista giudiziario questa faccenda. Ma qualcuno già parla di possibili guai per il corpo docente della scuola media: «Dovevano controllare di più e me¬ Ssa**, Ssa**, In alto: la figura di Renzo Tramaglino A destra: la folla ai tumulti di Milano «perché» e «Lucia». E anche quando cita la «Provvidenza)) è poco spirituale: «"La c'è la Provvidenza" - gli fa dire Manzoni - e cacciata la mano in tasca, la votò di que' pochi soldi». Ben diversa è Lucia: «Dio» è la parola che più invoca, seguita da «madre», «Renzo», «bene» e «carità». Parla spesso anche di «cuore» per non dire Da sinistra il procuratore della Repubblica di Ivrea, Bruno Tinti, e il preside della media di Pavone, Savino Giglio Tos venuti e abbiamo portato il ragazzo in ospedale». Ma l'omessa vigilanza, se mai venisse contestata? «Abbiamo solo due occhi» replica Ferrari. «Può succedere che mentre noi controlliamo da una parte ci siano problemi dall'altra. Purtroppo non possiamo essere presenti ovunque». Una relazione su quei fatti «per chiarire con esattezza i termini della questione» è già stata inoltrata al Provveditore agli studi. Altri documenti sarebbero in fase di ultimazio¬ glio; la responsabilità è anche loro». A scuola, però, ieri mattina gli scrutini di fine anno sono andati avanti regolarmente. Preside e insegnanti lavorano in vista degli esami. Intanto minimizzano e si difendono. «E' inutile e controproducente colpevolizzare la scuola» dice Fulvio Ferrari, il vicepreside delle medie di Pavone. «E' successo tra le mura del nostro istituto, ma poteva accadere ovunque, per strada o a casa. In fondo è meglio così: siamo subito responsabilmente inter- Ha pronunciato 9739 parole, chi parlava di meno è ne. Intanto si cerca chi ha insegnato ai ragazzi questo gioco con la morte. «Lo abbiamo visto fare in tv da un mago e ce lo hanno spiegato dei ragazzi più grandi» si erano giustificati i giovani studenti. Se è vero, al di là dei soliti discorsi sociologi sull'influenza negativa della tv, qualcuno potrebbe passare dei seri guai. Non saranno coinvolti, invece, Paolo e i suoi amici che lo hanno fatto svenire in classe: li salva non aver compiuto i 14 anni d'età. La vicenda di Pavone ha suscitato anche una presa di posizione dei medici. Il primario del pronto soccorso di Ivrea, Biagio Spaziante, ammonisce i ragazzi sui pericoli di questo gioco. «Se non la morte - spiega - può causare lesioni permanenti. Basta una leggera disfunzione cardiaca perché il sangue non arrivi al cervello per qualche minuto. Se succede, può subentrare la morte neurologica». Lodovico Poletto è la Monaca di Monza

Persone citate: Biagio Spaziante, Bruno Tinti, Fulvio Ferrari, Lodovico Poletto, Manzoni, Savino Giglio Tos

Luoghi citati: Ivrea, Milano, Monza, Pavone