«Niente fotocopie salta l'esame»

Palazzo Nuovo, caos per la prova di inglese a Scienze della comunicazione Palazzo Nuovo, caos per la prova di inglese a Scienze della comunicazione «Niente fotocopie, salta Pesame» Oltre trecento dei 500 studenti se ne vanno delusi Poi si trovano i test ma soltanto per i superstiti Dopo l'accordo rinnegato con l'Atm Ora la Cgil chiede scusa «ma è iniquo pagare meno» Egli aspiranti autisti protestano «Quando c'è crisi, si prende tutto» Caccia al tesoro in presidenza, a Lettere. Partecipanti: una mezza dozzina di docenti. Spettatori: almeno cinquecento studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione. Tesoro: un voluminoso pacco di fotocopie, le schede per l'esame di Inglese al quale i cinquecento erano iscritti. In assenza del personale - che il venerdì smonta alle 14 - le fotocopie non si trovavano. Convocato d'urgenza il professor Adriano Pennacini (presidente del corso di laurea), gli insegnanti del Laboratorio d'Inglese hanno iniziato ad aprire armadi e cassetti. Dopo un'ora il pacco è comparso. «Un banale contrattempo» l'ha definito Pennacini. Ma il «banale contrattempo» ha cancellato dall'esame 300 studenti che, per disperazione, hanno rinunciato alla prova. E così, alla fine, soltanto 200 hanno affrontato il compito (durata, tre ore e mezzo). Gli altri hanno preso sulla parola un docente che - a metà della caccia al tesoro - ha invitato tutti a tornarsene a casa. L'esame, che sarebbe dovuto incominciare alle 14,45, è decollato soltanto alle 16,30, tra le proteste di chi avrebbe preferito far saltare del tutto quella prova nata così male. «Chi non ha potuto sostenere l'esame oggi - ha detto Pennacini - lo darà entro una settimana». «All'appello c'erano molti studenti-lavoratori» dice Francesco Branda, rappresentante degli PROTESTA N NI! COLLE©! Il ritiro della firma della Cgil dall'accordo tra sindacati confederali e Atm sull'assunzione di una prima tranche di 130 autisti col salario d'ingresso - cioè a stipendio ridotto - provoca polemiche fra i sindacati. Da una parte la Cgil, che dopo aver dato il proprio consenso all'accordo ha cambiato idea. Dall'altra Cisl e Uil che si sentono spiazzate e giudicano la presa di posizione della Cgil un attentato all'unità sindacale. Pietro Marcenaro, segretario regionale della Cgil, spiega le ragioni che hanno spinto la sua organizzazione a rinnegare l'accordo. «Le condizioni contrattuali in vigore all'Atm - afferma - sono il risultato di una gestione consociativa che nel passato ha prodotto una struttura salariale e normativa con costi troppo alti per l'azienda. Questo sistema deve essere modificato. Alcuni tentativi sono stati fatti, ma in maniera troppo timida. Per la Cgil l'accordo "incriminato" conferma il vecchio schema perché non si risolve il problema riducendo il salario ai nuovi assunti. Occorre invece differenziare salario e riposi dei lavoratori in base alle loro diverse condizioni. Il principio sbagliato e ingiusto è quello che prevede diverso salario per uguale lavoro. Non è giusto che i riposi siano gli stessi per gli autisti che lavorano su sette giorni e per i funzionari che lavorano dal ma dell'esame hanno una sola». Scienze della comunicazione continua ad aspettare dal Comune la consegna delle ex scuole Novaro e Corelli che insieme costituiranno la nuova sede. «La Novaro, la più disastrata, ci verrà consegnata il 20 giugno» dice il professor Pennacini. «La Corelli, che ha bisogno di meno interventi, ci arriverà solo a settembre. Occorrerà qualche mese per i lavori». Antonio, che sogna un futuro da inviato di guerra: «Molti di noi sono convinti che la nuova sede arriverà quando saremo già laureati. Aspettiamo che ci dimostrino il contrario». Maria Teresa Martinengo Pietro Marcenaro (Cgil) lunedì al venerdì. Perché non si interviene su questo punto? Perché ridurre semplicemente lo stipendio ai nuovi assunti? Vogliamo introdurre criteri più efficaci e più giusti». Però la presa di posizione della Cgil ha spiazzato le altre organizzazioni sindacali. «Lo capisco e mi prendo la responsabilità, ma non vorrei che questo fatto ora diventasse una pregiudiziale nei confronti della Cgil, vorrei che si affrontassero i problemi. Non abbiamo ritirato la firma per dire no, ma per affrontare in maniera diversa il problema. Chiediamo scusa ai lavoratori dell'Atm, alla Cisl e alla Uil». Intanto le tre organizzazioni sindacali si stanno organizzando per sottoporre il problema al giudizio dei lavoratori. Il referendum si svolgerà il 21 e il 22 giugno. I dipendenti dovranno dire se condividono l'accordo firmato l'undici maggio (salario d'ingresso per i neoassunti) o se invece ritengono sia più giusta la posizione della Cgil che prevede un congelamento delle ferie per il personale non viaggiante. Nel frattempo i candidati all'assunzione stanno vivendo mesi difficili. Uno vive a Napoli e da gennaio sta tentando di organizzare il trasloco per trasferirsi a Torino e diventare autista Atm. Suo fratello, Luigi Pinto, risponde al telefono da Pecette: «E' una doccia scozzese. Mio fratello Luigi ha anche perso il lavoro che aveva perché l'Atm, a gennaio, gli aveva detto che l'assunzione era questione di giorni. Ora è da sei mesi senza soldi e senza lavoro e sta vivendo un periodo terribile, anche perché aveva programmato il matrimonio». Meno drammatica, ma comunque difficile la situazione in casa di Carlo Di Franco. Risponde la madre: «E' terribile, sembrava dovesse essere subito assunto, ma poi leggiamo i giornali e sentiamo la radio e non ci capiamo niente. Questo lavoro mio figlio lo aspetta da mesi, gli hanno comunicato che c'è, ma per ora non se ne parla. Lui continua ad aiutare mio marito che fa il rottamaio. Speriamo che tutto si sblocchi. Stipendio ridotto? Certo, il 15 per cento in meno non è poco, ma con questa crisi tutto quello che arriva va bene». Enzo Bacarani gate senza però precisarmi il destino della mia auto. In sostanza ho dovuto fare causa contro questa agenzia. Mi chiedo: se ho dato mandato di vendere il mio autoveicolo avrò almeno il diritto di sapere a chi è stato venduto oppure se è stato rottamato. Non avrei chiesto tanto se non fossi invitato a pagare la tassa di circolazione... «Per quanti anni sarò perseguitato dal ministero delle Finanze? «I rimborsi di alcune tasse da parte dell'agenzia comprovano che probabilmente non ho tutti i torti. «Con insistenza sono stato invitato dall'agenzia stessa a denunciare lo smarrimento del libretto di circolazione e delle targhe (purtroppo senza testimoni). Sistema mediterraneo. Non ho accettato perché non mi pare onesto. «La causa si discuterà a novembre del '94 ma, nell'attesa, come cittadino mi sento mortificato. L'avvocato della parte avversa respinge le mie richieste come infondate di fatto e di diritto. Perché tante agenzie di pochi scrupoli possono farla franca pur in un chiaro contesto di palese negligenza da parte loro?». Giorgio Conti

Luoghi citati: Napoli, Torino