Pantani spara ma non fa centro

A Les Deux Alpes vince Pulnikov; oggi a Sestriere ultima possibilità di togliere la maglia rosa al russo A Les Deux Alpes vince Pulnikov; oggi a Sestriere ultima possibilità di togliere la maglia rosa al russo ™ m Pantani spara, ma non fa centro Attacca troppo presto e Argentin salva Berzin Pulnikov, a lato, mentre taglia il traguardo di Les Deux Alpes Nel grafico la fuga del romagnolo con i distacchi dalla Maglia Rosa Sotto l'altimetria della tappa di oggi e a fianco Pantani, eroe sfortunato. Argentin intanto ha annunciato che dopo il Giro lascerà il ciclismo LES DEUX ALPES DAL NOSTRO INVIATO Le vette delle decisioni supreme non soltanto non decidono nulla ma sfoderano un ordine d'arrivo che sembra, anzi è, l'imitazione di certe tappe di vecchi Giri d'Italia in cui l'attesa che succedesse il finimondo otteneva le stesse soddisfazioni che ottengono gli spettatori d'una recita gestual-espressiva del teatro giapponese. In quel teatro, ad inizi promettenti, seguono atti che vanno capiti. Chi non li capisce è perduto. O si addormenta. Cerchiamo di capire la CuneoLes Deux Alpes. L'inizio promettente è rappresentato dalla fuga di Pantani, il nemico italiano della Maglia Rosa Berzin, sul Colle dell'Agnello. Questo colle è tosto, muscoloso, terribile, ma ha la sfortuna (per Pantani) e la fortuna (per Berzin) di ergere la propria cima a 123 chilometri dal traguardo d'una corsa che di chilometri ne misura 206. E' facile dedurre che un fuggitivo agnellesco è da considerare matto. A meno che non si chiami Eddy Merckx o Fausto Coppi. Ma un momento. Dopo l'Agnello vengono l'Izoard e il Lautaret. Sono due cuginetti cagionevoli del Mortirolo. L'Izoard è mitico, lo conquistarono, quando le sue strade erano streghe sotto le ruote, Fausto e Bobet. Ora di mitico gli è rimasto il nome. Il Lautaret è una salita da cicloamatore. Pantani è un grimpeur, l'unica scalata da grimpeur gliela offre il Colle dell'Agnello. Marco dista 2'55" dal sovrastante russo. E allora che fa? Tenta, prova, gioca la carta disperata. E gli va malissimo perché fallace si dimostra la speranza di trovare compagni, o anche un unico compagno che l'aiuti nell'impresa. Prima trova Pagnin e poi, scavalcata la cima con un vantaggio di oltre un minuto sulla Maglia Rosa sostenuta da Argentin e corteggiata da Indurain, trova Buenahora che sull'Agnello se l'era filata prima di lui. Il colombiano Buenahora è un tipo che munge le ruote, non collabora neppure a picchiargli la borraccia sulla testa. Inoltre, nutre una robusta simpatia per Indurain. Sull'Izoard inadeguato alle sue gambe da impennata, Pantani con l'adesivo compagno transita d'un minuto e 50" davanti ad Argentin che guida e dirige il suo erede moscovita. E qui permetteteci di battere le mani. Argentin non si limita a guidare e a dirigere. Egli consuma per il suo giovanissimo amico ogni residua energia d'una regale carriera. Argentin si spolpa, si disossa affinché Berzin non combatta senza il conforto del vecchio maestro. Il grande campione accetta la sofferenza dell'umile gregario, non molla. Pantani incita, scuote il colombiano. E il colombiano, muto, impassibile: non risponderebbe nemmeno a uno che gli chiedesse che ora è. A Briangon, al termine della discesa, l'auto ammiraglia s'accosta a Pantani: «Basta, la mummia non ti darà mai un cambio, impossibile farcela, smetti». La favola del piccolo scalatore romagnolo che voleva vincere il Giro è quasi finita. La fata dei ciclisti, vada al diavolo, s'è innamorata del principe biondo. Il Lautaret, s'è detto, è una salita di panna. Gli resiste perfino il velocista Abdujapan . Il campione d'Italia Podenzana e ilj russo Pulnikov, che sarebbe un asso totale se non fosse un menefreghista (che ci fa in testa, non lo sa che Pantani pena?), se non gli piacessero troppo le co- i ™ ™ DAI VOIO PI PANTANI Al SUCCESSO DI PULNIKOV Ti 1 (A HI INDURAIN E' 8° 1 SETTE ALL'ATTACCO CON PULNIKOV E RODRIGUEZ. A 2'19" BERZIN, PANTANI, INDURAIN E CHIAPPUCCI PULNIKOV E RODRIGUEZ IN FUGA. INDURAIN ATTACCA MA BERZIN E PANTANI RESISTONO CINQUE IN FUGA A 2'50" PANTANI E PAGNIN A4'05" BERZIN E INDURAIN1 A 4'49" CHIAPPUCCI A6'50" BUGNO Ordine d'arrivo: 1. Pulnikov (Ucr) in 6 ore 28'50", alla media di 31,016 kmh; 2. Rodriguez (Col) st; 3. Conti a 14"; 4. Podenzana a 21"; 5. Totschnig (Aut) a 30"; 6. Buenahora (Col) a l'51"; 7. Pantani a l'55"; 8. Indurain (Spa) st; 9. Berzin (Rus) st; 10. Tonkov (Rus) a 2'08"; 11. Chiapputi a 2'10"; 16. Argentin a 8'22'; 17. De Las Cuevas (Fra) a 9'27"; 19. Bugno a 10'08"; 20. Giupponi a 10'33". Classifica: 1. Berzin; 2. Pantani a 2'51"; 3. Indurain a 3'23"; 4. Tonkov a 11' 16"; 5. Chiappucci a 12'07"; 6. Rodriguez a 13'23"; 7. Podenzana a 14'35"; 8. De Las Cuevas a 14'48"; 9. Bugno a 15'28"; lO.Hampstena 16'36". Oggi: 21a e penultima tappa, dalle Deux Alpes al Sestriere, 121 km. Prima della duplice arrampicata finale al Sestriere, il Giro affronterà di nuovo il Lautaret (a 86 km dal traguardo) e poi il Monginevro (a 45 km). Arrivo intorno alle ore 17. PARE m km 206

Luoghi citati: Briangon, Italia, Les Deux Alpes, Sestriere