Chitarre per un sogno collettivo

Chitarre per un sogno collettivo Chitarre per un sogno collettivo Raffinato concerto: grandi nomi, stili diversi TORINO. «Chi sogna da solo dorme, ma quando il sogno diventa collettivo, può diventare realtà». Con questo proverbio brasiliano Ernesto Olivero ha introdotto all'Auditorium il concerto di giovedì sera nell'ambito delle celebrazioni per i 30 anni del Sermig (Servizio missionario giovani). E di sogni ce n'erano tanti, raccolti nella sala e sul palco coi riflettori aranciati di un'aurora intorno a Maurizio Colonna and Friends. Anche lui aveva un sogno: attuare una musica al singolare, prendendo il meglio dai generi e dagli strumenti della tradizione e del presente. Dahlhaus, del resto, diceva che è grammaticalmente scorretto volgere al plurale la pa¬ piezas para dos» di Schwertberger. Chiaro in tutte le sue linee, intenso il suono di Marco De Santi, soprattutto in quei colloqui segreti e incantati come nascenti dal tremolo in «Speli» di Colonna. E proprio Maurizio Colonna, che tiene lo strumento come un chitarrista flamenco, scegliendo con libertà i gesti musicali, è stato capace di muoverci a commozione con la seconda «Aria mediterranea» degù ((Anonimi del XIX secolo». Il silenzio si è sciolto poi in un applauso fragoroso. Per lui, per tutti gli interpreti e per quell'anonimo che, come i tanti che tendono una mano al Sermig, non ha avuto bisogno di un nome per riscaldarci il cuore. [a. bl.] rola musica. Così, ci siamo calati in un programma «senza confini», da Francesco Molino ad Astor Piazi'.olla, all'anteprima mondiale del «Concierto de Cordoba para guitarra solista y cuarteto de guitarras» di Gilardino, con le sue fluttuazioni e pulviscoli sonori affidati a Luigi Biscaldi e al Quartetto di Asti. E c'erano anche le «Improvvisazioni per due chitarre» (elettrica e classica amplificata) di Alberto Radius e Maurizio Colonna, rinnovellatori dell'antica prassi del compositore-esecutore, a catturare il pubblico in un'atmosfera nuova di sintesi sonore. Pianoforte (Luciana Bigazzi) e chitarra (Colonna) hanno intrecciato un coinvolgente tango dai «Cuatro

Luoghi citati: Asti, Torino