Il cinema si spacca in due

Polemiche e ripicche tra berlusconiani e registi di sinistra aggravano la crisi Polemiche e ripicche tra berlusconiani e registi di sinistra aggravano la crisi Il cinema si spacca in due Un identikit degli opposti schieramenti Nanni Moretti. Il suo «Caro diario» è al centro della polemica. Per la Francia il regista è l'unico faro anti-Berlusconi del cinema italiano ROMA. Nanni Moretti è considerato, almeno in Francia, l'unico faro anti-Berlusconi del cinema italiano. Pasquale Squitieri, regista passato alla politica e appena eletto senatore di Alleanza nazionale, critica gli elogi «esagerati» all'autore di «Caro diario» e accusa la sinistra di essersi «impossessata della cultura». Carlo Verdone mette all'indice i vizi capitali del cinema progressista e le colpevoli distrazioni della sinistra che «ha sempre amato poco la commedia all'italiana». E mentre Pupi Avati critica gli autori post-sessantottini e Franco Zeffirelli predica il ritorno a un cinema pudico, fatto di sentimenti e grandi storie, Umberto Marino difende la produzione dei cineasti dell'ultima generazione sostenendo che quella «moderata e commerciale» ha molti più difetti. Cinema di sinistra e cinema forzitalista: l'alba del governo berlusconiano vede il panorama cinematografico italiano, già fortemente RICKY TOGNAZZI Pupi Avati, il regista di film come «Festa di laurea» e «Impiegati», critica gli autori post- sessantottini in crisi, spaccato in due da polemiche e ripicche, turbato dalle dichiarazioni degli autori di una e dell'altra formazione, messo in pericolo dalla nuova aria che tira. Un'aria favorevole al libero mercato e quindi alla fine del cinema sovvenzionato; un'aria tendente al gran ritorno dell'evasione a scapito dell'impegno, dei «generi» a scapito del «neo-neorealismo». Il «berlusconismo» avrà riflessi importanti sulla produzione cinematografica dei prossimi anni, visto il ruolo centrale che il Cavaliere e la Fininvest hanno avuto finora in questo settore? Quali saranno gli autori vincenti nell'Italia dei prossimi anni? E chi invece è destinato a scomparire dalla scena? Quali sono le caratteristiche distintive degli autori berlusconiani e di quelli progressisti? E quali le loro convinzioni di fondo? Ecco le risposte di due giovani registi della stessa generazione, ma schierati LUCA BARBARESCHI '

Persone citate: Carlo Verdone, Franco Zeffirelli, Nanni Moretti, Pasquale Squitieri, Pupi Avati, Umberto Marino

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma