Rissa a Roma per le pornodive di Maria Corbi

Rissa a Roma per le pornodive Rissa a Roma per le pornodive Tutti a vedere Moana, la polizia carica la folla ROMA. Finisce in rissa la manifestazione del porno manager Riccardo Schicchi per protestare contro la chiusura del suo «hard club», il Diva Futura. L'appuntamento era per le sei di ieri pomeriggio a Fontana di Trevi. Le sexy star, capitanate da Moana Pozzi, dovevano spogliarsi e buttarsi nella Fontana, stile dolce vita. Con l'invito per i presenti di seguire l'esempio. Un programma andato a monte con massimo disappunto delle duemila persone, quasi tutti uomini, arrivate per godersi lo spettacolo e le grazie delle pornodive. Ad impedire il «bagno» è stata la polizia che è intervenuta pesantemente non appena Schicchi - per l'occasione sotto i pantaloni sfoggiava mutandoni rosa fucsia - e » suoi hanno iniziato a distribuire centrini con l'immagine del Papa. Lo slogan («Sesso europeo senza polizia e Vaticano») e la calza di seta con la faccia ricamata del Santo Padre mostrata dalla Henger hanno fatto il resto. E' cominciata la rissa tra polizia, che cercava di sgombrare la Fontana e sequestrare il materiale, Schicchi, e i fans delle porno star. La polizia strattonava, i manifestantri resistevano e qualche spettatore ne ha fatto le spese con contusioni e ammaccature. Un inferno di folla e di spinte in cui spiccava al centro l'abito da sposa virtuale di Eva Hanger, moglie di Schicchi, e nuova diva dell'hard. Piangente e preoccupata per le botte che prendeva il consorte, a stento riusciva a arginare la foga dei fans impazziti. «Povera Eva, con quel marito...», si impietosiva qualche signora. Più tranquilla Moana Pozzi, capelli al vento e tailleur generosamente scollato, che ha fatto giusto in tempo a sbottonarsi la giacca ed esibire il dovuto prima di essere sollevata dalla polizia e fatta salire su una volante. Il tutto mentre intorno alla Fontana borseggiatori e ladruncoli imperversavano a danno di turisti e curiosi. Molti i portafogli e i cellulari spariti. Gran finale al commissariato con una denuncia contro i porno manifestanti per offesa a capo di Stato stranie- | ro, il Papa, e oltraggio a pubblico ufficiale. Fuori dal commissariato aspettavano molti ospiti fissi del fans club Diva Futura. Protestavano anche loro: «Devono riaprirlo, lavoriamo tutto il giorno e abbiamo il diritto di divertirci un po'». Ma i sigilli al locale di Schicchi per ora restano. Sono stati messi più di un mese Dopo la sentenza della | fa dopo uno show un po' troppo spinto. La moglie di Schicchi, Eva Henger, fece partecipare un «po' troppo» uno spettatore alla sua esibizione. «Accade sempre - ha raccontato un habitué -, solo che quella sera a vedere lo spettacolo c'era anche un poliziotto in borghese». Schicchi adesso protesta e Corte Costituz A sin. Moana Pozzi. Sopra, Riccardo Schicchi ionale, il governo rassicura i sanitari continuerà a farlo. Lui è per il sesso libero - e relativo, guadagno naturalmente - e «contro ogni censura». In fondo sperava di essere arrestato per fare notizia e perorare la causa del Diva Futura. «Al commissariato - ha spiegato il braccio destro di Schicchi - dovevano finirci tutti dopo il bagno, è successo prima, meglio così». Ma perché tirare in ballo il Papa? «Se il Santo Padre - ha risposto il porno-manager - si può occupare di pornografia perché mai allora noi non possiamo interessarci a lui?». A difesa di Schicchi e della sua scuderia di artiste hard ieri c'era anche un un candidato della lista Pannella-Riformatori alle elezioni europee. «Mi dispiace - ha commentato - che ci sia bisogno di questo tipo di provocazioni per ottenre un diritto, quello di fare quello che si vuole se adulti e consenzienti. L'Europa è piena di locali a luci rosse e noi continuiamo a fare i finti moralisti». Maria Corbi

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