Albacete paradiso dei diritti di Gian Antonio Orighi

Polemiche per un patto sindacale che premia gay e lesbiche Polemiche per un patto sindacale che premia gay e lesbiche Albacete, paradiso dei diritti Vacanze matrimoniali ai conviventi MADRID NOSTRO SERVIZIO Vacanze matrimoniali per gay, lesbiche e coppie di fatto, premio in denaro compreso. Vacanze di paternità per novelli papà, anche se non sono sposati. Un'ora e mezzo di permesso quotidiano per l'allattamento artificiale per tutti e due i genitori. Permessi, pagati, per gravi operazioni dei familiari (anche se sono cugini) e per i funerali dei parenti anche più lontani. Cospicue pensioni vitalizie per i familiari stretti colpiti da handicap fisici e psichici. Sostanzioso sussidio per donne che decidono di abortire nonostante il boicottaggio dei medici obiettori di coscienza delle strutture pubbliche. San Francisco, la metropoli dove i gay ottengono la parità di tutti i sessi? Stoccolma, la capitale avanguardia del «Welfare State»? No: Albacete, una cittadina di 120 mila anime nella poverissima Mancia, la regione dei mulini a vento cantata da Cervantes nel «Don Chisciotte». L'amministrazione provinciale di Albacete (dall'arabo Albasit, che significa pianura) sta per entrare nel Guinness dei primati anche se suscita, ovviamente, roventi polemiche persino nel partito socialista che governa, con maggioranza assoluta, la cittadina nota in tutta la Spagna per la qualità dei suoi coltelli a serramanico e per essere, obiettivamente, la più brutta del Regno. Le misure sopra elencate sono parte integrante del nuovo contratto di lavoro, già firmato ed operativo, promosso dai sindacati e dall'«Istituto della Donna», l'ente statale (ed iperfemminista) che dipende dal ministero degli Affari Sociali. Persino la cittadinanza, scrive «Ya», c'è rimasta di sasso. Il «Coordinamento statale gaylesbiche», inutile dirlo, ha accolto il nuovo contratto con enorme entusiasmo. Dice il suo portavoce Antonio Guirado: «Sono iniziative che dimostrano che la società spagnola in generale e le istituzioni più vicine alla gente stanno cambiando le loro norme ed abitudini sui sentimenti e libertà sessuali». Lo sbalorditivo contratto, lungamente illustrato dal tg più se¬ guito di Spagna, quello delle 15 del network privato «Antena 3» ma significativamente taciuto da quello statale (rigidamente socialista), lascia davvero a bocca aperta. «Ya» ne ha pubblicato ieri, integralmente, le parti salienti. Nell'articolo 21, sotto la voce «ferie», dice: «Cinque giorni (rinnovabili) per malattia grave o intervento chirurgico di parenti fino al secondo grado sanguigno, tre per i funerali. Per matrimonio canonico, civile o di fatto (cioè la convivenza che deve essere provata dai vigili urbani) 20 giorni che potranno essere usufruiti dalle coppie eterosessuali, omosessuali e lesbiche. Poi l'articolo 38, il più polemico. «Prestazioni uniche: matrimonio o convivenza 20 mila pesetas (circa 250 mila lire); figli o coniugi handicappati fisici 50 mila pesetas, 75 mila per quelli psichici; 50 mila pesetas per le donne che vogliono abortire perché nessun medico di Albacete della struttura pubblica fa aborti; 6 mila pesetas per ogni figlio». Gian Antonio Orighi

Persone citate: Albacete, Antonio Guirado, Cervantes, Don Chisciotte, Mancia

Luoghi citati: Madrid, San Francisco, Spagna, Stoccolma