Il Cnel: incostituzionale la previdenza «privata»

Il Cnel: incostituzionale la previdenza «privata» Il Cnel: incostituzionale la previdenza «privata» unico disegno, realtà previdenziali radicalmente differenziate, mescolando regimi integrativi con altri sostitutivi dell'assicurazione generale obbligatoria». Immediate le repliche. Giorgio Santerini, segretario nazionale della federazione della stampa: «Noi - ha detto - siamo particolarmente rispettosi delle istituzioni democratiche elettive. Queste e nessun altro, hanno titolo democratico per esprimere pareri, come le leggi prevedono, sulla privatizzazione degli enti di previdenza e, fra questi, anche dell'Inpgi. Queste istituzioni sono le commissioni Lavoro della Camera e del Senato, entrambe con parere consultivo, e il consiglio dei ministri. Il resto sono soltanto chiacchiere». Per Eolo Parodi, presidente delll'Enpam (medici) «la privatizzazione degli enti di previdenza si deve fare, altrimenti questi enti saranno affossati e andranno in rovina». ROMA. Il decreto legislativo che prevede la privatizzazione degli enti previdenziali dei professionisti è incostituzionale, contraddittorio, tecnicamente debole, in pratica è da rifare radicalmente: questo il giudizio espresso dal Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) in un documento di osservazioni e proposte (di carattere non vincolante), approvato dall'assemblea generale e inviato al governo e al Parlamento. Il documento enumera una lunga serie di critiche al decreto, approvato dal governo Ciampi il 30 marzo scorso, e che la prossima settimana passerà al vaglio delle commissioni Lavoro di Camera e Senato. Le critiche riguardano anzitutto il carattere giuridico del provvedimento: il Cnel parla di «normativa costituzionalmente dubbia, oltreché improvvida e tecnicamente carente» e rileva ^irrazionalità di accomunare in un

Persone citate: Ciampi, Eolo Parodi, Giorgio Santerini

Luoghi citati: Roma