Carceri, chi controlla i prezzi?Rispetto per i nostri fratelli gatti

Carceri, chi controlla i prezzi?Rispetto per i nostri fratelli gatti Carceri, chi controlla i prezzi?Rispetto per i nostri fratelli gatti dove finiscono e chi prende questi soldi? Se invece è giusto o è legge che i detenuti comprino la spesa a questi prezzi allora poveri noi, ma soprattutto poveri questi ragazzi. Una mamma, Torino S. Francesco, esempio per noi studenti Le scriviamo per esprimerle tutto il nostro dolore alla notizia che alcuni giudici hanno assolto un uomo che raccoglieva e vendeva i poveri gatti senza padrone ai laboratori della vivisezione! Ci sentiamo mortificati, perché a scuola siamo cresciuti nel rispetto e nell'amore della vita di tutti e quindi anche degli animali, secondo il pensiero di San Francesco che li chiamava «i nostri fratelli più piccoli». Speriamo che si tratti di un episodio solitario c che si tenga invece conto delle ultime leggi che prevedono multe pesanti per chi compie simili atti. Noi rimaniamo fiduciosi, perché sappiamo che la stragrande maggioranza dei giovani (gli adulti di domani) la pensano come noi. Con l'occasione rinnoviamo l'invito a non abbandonare con l'arrivo dell'estate gli «amici a quattro zampe», tenuto conto che potrebbero finire nelle mani di uomini disposti a tutto pur di guadagnare qualche soldo. Giovanni Tonelotto Seguono 36 firme classel3 Ce1a D scuola media «D. Pellegrini» Galliera Veneta (Padova) Rai, scemenze oscene da censurare Io, Ada Pescarolo, docente del Corso di Teoria musicale e Canto corale all'Università della 3a età, insieme con tutti i miei allievi (54) e molti altri signori e signore che frequentano altri Corsi, chiediamo alla Rai di censurare certe scemenze oscene che vengono trasmesse in alcuni programmi. RISPONDE 0.d.B. Lei non ha torto a ricordare che tra gli istinti umani non figura l'onestà, ma con questo cosa vuole dire? Che insistere a parlare di Tangentopoli è perder tempo e che sarebbe l'ora di smettere perché non si può cancellare la disonestà dalla vita collettiva? E che fanno bene il nuovo ministro di Grazia e Giustizia Alfredo Biondi e altri membri del governo a escogitare qualcosa che non sia teoricamente (a parole) un colpo di spugna, ma concretamente (nei fatti) lo sia, altrimenti non ci riprendiamo più? Egregio OdB, da qualche anno è venuta fuori la storia delle tangenti ai politici e tutti si sono stupiti per l'enorme numero di personaggi coinvolti, i giudici dicono che Tangentopoli sia nata con l'affare Enimont, ma questo è vero solo in parte. Indubbiamente, è stato un affare dalle proporzioni notevoli e che ha coinvolto più d'uno, ma in effetti noi siamo sempre vissuti insieme con questo sistema, a cominciare da quelli che, pur di avere un buon posto, erano disposti a pagare... In viaggio con Cuomo amabile e carnale Ho seguito Zucconi su La Stampa nel suo «viaggio negli umori dell'America che conta davanti all'Italia di Berlusconi e del governo di centro-destra» come se avessi seguito, tappa dopo tappa da appassionato di ciclismo, una specie di «Giro d'Italia». Di «puntate» infatti non ne ho persa una. E perciò forse posso dire che, dopo quella di Iacocca, di Rockefeller e di Kissinger, quella rilasciata dal governatore di New York, Mario Matteo Cuomo - col quale momentaneamente si ferma questo «viaggio» di Zucconi - è stata sicuramente, e per ragioni ben comprensibili, la più amabile e come dire «carnale»: a sentir lui, infatti, l'Italia merita rispetto. Anch'egli si colloca nella posizione di chi sostiene che oggi il vero problema dell'Italia è che chi adesso governa il Paese ha poche idee, ma chiare e forti. Cuomo spera che si possa soprattutto avviare una nuova ripresa economica. E' amabile e quindi «carnale» Mario Cuomo quando dice che per gli americani, e per chi come lui, noi italiani facciamo parte della stessa «famiglia». Bello, bellissimo poter vedere un giorno e presto l'italo-americano Mario Matteo Cuomo alla Casa Bianca. Sarebbe una grande festa per la così larga parentela. Anna Tortora, Baveno GENTILE signora Tortora, non dico che lei abbia torto quando sostiene: «Chi non ricorda le patenti facili, i congedi militari pagati, le lauree fasulle comprate, i concorsi truccati? Potrei continuare. Anche al Casinò, dopo una bella vincita alla roulette, se non dai una mancia adeguata al croupier, vedrai le conseguenze. Saranno capaci di dirti che la prossima vincita non è tua. Ovunque, da sempre abbiamo notato personaggi senza cultura nel pubblico impiego, e allora perché meravigliarsi? Tutto funzionerà come prima, magari con maggior cautela. E, a quanto pare, non siamo soli, Tangentopoli esiste, come risulta dalle cronache, anche in Usa, negli Stati europei e persino in Oriente. Dunque, è proprio un modus vivendi...». Mani ultillus va che alla Televisione viene trasmesso il «non plus ultra» dell'espressione artistica! Secondo me questa non è arte è immondizia. Ada Pescarolo, Torino Alfonso Cavaiuolo S. Martino Valle Caudina (Avellino) Una verità semplice l'Italia era fascista Sono francamente un poco perplesso sulle polemiche suscitate da certe dichiarazioni dell'on. Gianfranco Fini: sono perplesso perché credevo che fossimo entrati nella seconda Repubblica dopo un processo in cui si sono dette cose nuove da parte di tutti, ma nessuno ha detto di voler negare a qualcuno la libertà di parola, nemmeno le opposizioni. Non si tratta di una difesa di Fini (soprattutto perché si difende benissimo da solo e non ha bisogno della difesa di chi non ha votato e non vota dalla sua parte), ma di una difesa della libertà di opinione, di parola e di espressione. Mi viene seriamente da pensare che forse l'unica aggregazione politica che è riuscita davvero a superare il fascismo sia proprio Alleanza Nazionale, che forse ha potuto farlo perché non ha mai negato una verità negata da tutti gli altri e cioè che una volta l'Italia era fascista: a sentire tutti gli altri, infatti, pare che di fascisti ci fosse soltanto Mussolini e gli aderenti all'msi e che tutti gli altri da sempre fossero antifascisti, il che è falso. Sarebbe molto bello vivere in un Paese dove chiunque può dire sia che Togliatti (che ha certamente detto e fatto cose riprovevoli) ha detto anche cose giuste e sia che Mussolini (effettivamente responsabile di distruzioni e di morti del tutto evitabili con la preventiva caduta del fascismo) ha fatto anche cose buone senza che debbano saltare fuori gli squadroni della morte nell'uno come nell'altro caso. Questo è dunque un invito rivolto a tutti a superare il fascismo, segretamente nascosto forse negli animi di tutti quelli che hanno tentato di tagliare per paura e non di correggere le radici fasciste, attraverso il «non fascismo» piuttosto che attraverso la demonizzazione del fascismo che, secondo me, è in realtà la peggiore e più pericolosa forma di fascismo, perché lo riconosce e lo mantiene in vita anche se logicamente è morto da anni. Valerio Paolucci, Ivrea (To)