Maroni: giorno del giudizio per gli 007

Il ministro degli Interni: il piano messo a punto con Berlusconi e Previti. Scalfaro è d'accordo Il ministro degli Interni: il piano messo a punto con Berlusconi e Previti. Scalfaro è d'accordo Maroni: giorno del giudìzio per gli 007 «Da oggi cambiano i servizi segreti» ROMA. La notizia arriva a metà pomeriggio, dal ministro dell'Interno Maroni che ha appena terminato una conferenza stampa sugli enti locali. «Domani (cioè oggi, ndr), - dice - saranno formalizzate al comitato interministeriale per l'informazione e la sicurezza e al Consiglio dei ministri, le decisioni in materia di Servizi segreti che abbiamo preso io, il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa». Che vuol dire? Sarà varata la riforma? Verranno cambiati i direttori? Tutti o solo qualcuno? «Domani saprete», risponde Maroni. Ogni altra domanda è inutile, l'unica cosa che il ministro aggiunge è che «in tutta la vicenda, il Presidente della Repubblica è stato di valido aiuto». E' arrivato, dunque, per il governo Berlusconi, anche il momento di mettere mano ai Servizi. E da quando il responsabile del Viminale ha dato l'annuncio, è cominciata la ridda di voci, interpretazioni e nomi su che cosa e come cambierà. Ma lo stesso Maroni, in alcune dichiarazioni al Manifesto tenta di gettare acqua sul fuoco, e avverte che chi si aspetta grandi ribaltoni «rimarrà deluso». La «manovra» potrebbe dunque fermarsi ad una mini-riforma normativa, con un provvedimento che rafforzi i poteri di coordinamento del Cesis, il comitato esecutivo direttamente alle dipendenze di palazzo Chigi che dovrebbe raccordare il lavoro di Sisde e Sismi. Ma c'è anche chi giura che qualche testa, tra quelle che attualmente guidano gli 007, cadrà. Forse proprio al Cesis potrebbe esserci un cambiamento, con il generale dei carabinieri Domenico Pisani che potrebbe sostituire l'attuale direttore, Giuseppe Tavormina. Un altro nome che circola per quella poltrona è quello del prefetto.Pietro Sotgiu, capo del dipartimento antidroga del ministero dell'Interno. Ma.la «questione Servizi» è strettamente collegata al Sisde, il servizio segreto del Viminale che sembra non avere pace: dai «fondi neri» alla decapitazione dell'ex-direttore Finocchiaro dopo la «notte delle bombe» del luglio '93, e che durante la gestione del capo attuale, Domenico Salazar, ha avuto varie peripezie, dalle finte bombe sui treni ai presunti casi di «spionaggio politico», prima ai danni della Lega e poi di Cossiga. Salterà di nuovo il vertice del Sisde? Maroni fino a ieri ha continuato a difendere il prefetto in carica, ma c'è già la lista dei nomi tra cui dovrebbe essere scelto il successore: lo stesso generale Pisani, qualora non andasse al Cesis; il vice-capo della polizia Del Mese; il questore di Milano Achille Serra, un nome che era entrato in gioco nelle trattative per il governo addirittura per la carica di ministro dell'Interno. Sui nomi, ancor più che sulle proposte di riforma, nella coalizione di governo è cominciato anche il rito delle sponsorizzazioni e dei veti incrociati. In base ai quali, ad esempio, il generale Carlo Jean, ex-consigliere di Cossiga al Quirinale, non sarebbe andato bene alla Lega (i contrasti tra Maroni e l'ex-capo dello Stato sono noti); e per i quali Alleanza Nazionale avrebbe bloccato la nomina alla direzione del Cesis del procuratore di Firenze Pierluigi Vigna. E se dovesse prevalere la linea di cambiare tutti e subito, bisognereb¬ li ORGANIGRAMMA BEI SiRVBZi DI SICUREZZA CHS [Comitato Interministeriale per l'Informazione e la Sicurezza] Ministri: Maroni (Interno), Previti (Difesa), Dini (Tesoro), Biondi (Giustizia). Tremonti (Finanze) pSl: be mettere mano anche al Sismi, per il quale pure ci sono dei candidati pronti. Di tutto questo s'è parlato l'altro ieri al Quirinale nell'incontro tra Scalfaro e Berlusconi, e ancora ieri sera c'è stato un vertice di governo per mettere a punto riforme ed eventuali nomine. E se Maroni, mentre promette le no¬ a t vità esclude pubblicamente il «ribaltone» - lo sconsiglierebbe anche l'imminenza del G7, un appuntamento a cui guarda tutto il mondo e per il quale Sisde e Sismi stanno lavorando da tempo sul fronte della sicurezza -, mercoledì il suo leader Bossi aveva annunciato in un comizio elettorale che «sono in atto i pri¬ mi grandi cambiamenti nei Servizi segreti». Sui quali, evidentemente, è in corso una partita politica all'interno della maggioranza dagli sviluppi tutt'altro che prevedibili. Sull'organizzazione degli 007, invece, il governo sarebbe fermo al piano di rafforzamento del Cesis già predisposto dal gover¬ Il ministro dell'Interno Roberto Maroni Sotto, il prefetto Domenico Salazar direttore del Sisde

Luoghi citati: Firenze, Milano, Roma