«Europee un referendum su di me» di Alberto Rapisarda

Domenica alle urne per Strasburgo. Tutti i sondaggi favorevoli a Forza Italia Domenica alle urne per Strasburgo. Tutti i sondaggi favorevoli a Forza Italia «Europee, un referendum su di me» Berlusconi: votatemi per rafforzare il governo ROMA. Le europee? Un referendum su di me. Silvio Berlusconi irrompe a piò pari in questa coda di campagna elettorale-fantasma, e incita gli elettori a coprirlo di voti perché lui possa avere una più forte guida del governo. Si vota dopodomani per eleggere il Parlamento europeo e quasi non ce ne eravamo accorti causa una partenza fiacchissima per mancanza di soldi da parte dei partiti e di interesse da parte della gente. A due giorni dal voto ci ha pensato il presidente del Consiglio a dare sprint alla improvvisa volata finale. Lo ha fatto per se stesso (dato che è capolista di Forza Italia in tutte le circoscrizioni, anche se l'incarico di parlamentare europeo è incompatibile con la guida del governo) e !o ha fatto per la sua maggioranza. In una sola giornata Berlusconi ha tenuto un applauditissimo comizio alle casalinghe, è intervenuto alla trasmissione di Funari (rete Fininvest) e fuori casa registrando Tribuna politica alla Rai-Tv. Messaggio inviato agli elettori: Europa a parte, domenica «date una messe di consensi tale da indurre i partiti della maggioranza ad essere più compatti». «E' un voto importante anche per la situazione interna dice Berlusconi -. Un voto per il governo». Di fatto, Berlusconi fa capire che vuole usare il risultato elettorale soprattutto per rafforzare la sua guida all'interno del governo e nei confronti dei suoi alleati. Che le cose vadano bene per Forza Italia nessun sondaggio lo mette in dubbio. Il problema sono i risultati di Alleanza nazionale e della Lega. Fini si aspetta di tenere le sue percentuali delle elezioni politiche di due mesi e mezzo fa. Bossi spera di tenere al Nord e di guadagnare al Centro-Sud. La partita più difficile è quella del capo della Lega che sta stretto nell'alleanza con Berlusconi e Fini. Se la Lega dovesse guadagnare voti rispetto alle politiche (alle europee si vota col sistema proporzionale) avrebbe una maggiore autonomia rispetto a Berlusconi perché si sentirebbe premiato per aver sostenuto la necessità di ridurre il potere di Berlusconi sulle tv e di una convinta lotte alla mafia. Insomma, si sentirebbe incoraggiato ad approfondire il colloquio con i progressisti. Se, invece, la Lega fosse penalizzata, Berlusconi avrebbe buon gioco a riportare all'ordine l'alleato con la minaccia di elezioni politiche anticipate. «Qualunque sia il risultato elettorale non cambia una virgola nella situazione del governo» ribatte Bossi che ripete che dietro Forza Italia c'è «il vecchio che ritorna». E avvisa che la campagna elettorale è «sotto tono» perché «i grandi potentati del continente non vogliono un Parlamento legiferante». Per quel che riguarda l'Italia, il significato delle elezioni euro¬ ma, è un test elettorale molto importante e con concorrenti quasi del tutto nuovi, tanto che sarà impossibile paragonare i risultati con le precedenti elezioni europee. Ma se Berlusconi trova spazio più volte al giorno su tutte le tv gli altri candidati sono del tutto senza voce e invisibili. E ieri è esplosa con clamore tutta la frustrazione e la rabbia degli esclusi dagli schermi tv. C'è l'ex socialista Franco Piro che ha cominciato uno sciopero della fame per protestare, ci sono repubblicani e popolari che chiedono perentoriamente al Garante per l'editoria, Santaniello, di andarsene visto che non ha saputo porre i limiti dovuti alle apparizioni di Berlusconi. C'è il verde Ripa di Meana che denuncia «un vero e proprio golpe televisivo. Berlusconi candidato ha creato condizioni impari nei confronti di tutti gli altri candidati». E' quello che sostengono i popolari mettendo sotto accusa Santaniello: «Se è in condizioni di impotenza ha il dovere di segnalarlo e di trarne le conseguenze». Ma Santaniello ha respinto tutte le accuse. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi pee si riduce, in fondo, soprattutto a questo duello BerlusconiBossi. E anche negli altri Paesi c'è attesa per il voto ma con l'occhio alle situazioni interne: dalla Spagna, alla Gran Bretagna, all'Olanda. In Italia gli elettori sono 49 milioni. Un milione e 400.000 voteranno anche per rinnovare il consiglio regionale della Sardegna e 4.700.000 dovranno eleggere 459 consigli comunali, più buona parte dei consigli provinciali siciliani. Insom¬ Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Roma, Sardegna, Spagna, Strasburgo