In regalo cammelli-fantasma

In regalo cammelli-fantasma In regalo cammelli-fantasma Aiuti all'Africa, uno scandalo La Corte dei conti accusa il Fai ROMA. Cammelli-fantasma; silos per cereali costruiti nel deserto che si sciolgono come neve al sole; l'archivio che scompare da Roma e si materializza a Mogadiscio; riso acquistato per due miliardi e costato altri due miliardi e 125 milioni di sola spedizione nel Ciad; una strada di 457 chilometri nel de¬ serto somalo costata ben 550 milioni di lire al chilometro e oggi praticamente in dissesto; aerei acquistati o affittati e quasi mai utilizzati: sono soltanto alcuni dei casi più curiosi censiti dalla corte dei conti nella maxirelazione con la quale ha bocciato l'attività del Fai, il fondo aiuti italiani che, negli anni 1985-86-87, ha distribuito fondi pubblici per oltre 1100 miliardi di lire. Ecco alcune di queste storie. Cammelli-fantasma: per la realizzazione di un mattatoio a Mogadiscio che doveva macellare ogni anno 60 mila bovini, 24 mila cammelli e 240 mila tra capre e pecore, il Fai aveva stipulato un contratto per 8 miliardi di lire. «L'impianto - scrive la corte dei conti - per le carenze gestionali della controparte non è mai stato preso in consegna dalle autorità somale, non è mai entrato in esercizio, è stato abbandonato a se stesso senza manutenzione né conservazione e, in seguito alla guerra civile, è stato devastato, saccheggiato ed è quindi inutilizzabile». Silos fondenti: decine di giganteschi silos sono stati realizzati in pieno deserto somalo. Il materiale impiegato (vetroresina) non si è rivelato adatto a resistere alle elevate temperature della zona, cosicché i silos «si sono deformati e dissaldati». La popolazione locale, comun¬ que - nota la corte dei conti non li voleva utilizzare e continuava tranquillamente ad usare i tradizionali sistemi di conservazione dei cereali (buche scavate nel terreno e coperte da fogliame). L'archivio del Fai: non si sa che fine ha fatto. Secondo la corte «è stato rinvenuto, pressoché intatto, a Mogadiscio» ma ! chiarimenti chiesti a questo proposito dai magistrati contabili non sono giunti, per cui la vicenda resta avvolta nel mistero. Il riso più caro da trasportare che da acquistare: si tratta di 5000 tonnellate destinate al Ciad costate un miliardo 974 milioni. Il solo trasporto (nolo marittimo, trasporto via terra e assicurazione) è costato invece due miliardi e 125 milioni. L'autostrada nel deserto: i 457 chilometri tra le località somale di Garoe e Bosaso sono costate 550 milioni al chilometro (251 miliardi di lire), molto di più che opere analoghe realizzate in zone vicine, per trasformarsi in una sorta di inutilizzata cattedrale del deserto. [Ansa]

Luoghi citati: Africa, Ciad, Mogadiscio, Roma