Delitto Moro, preso un altro Br di Giovanni Bianconi

Delitto Moro, preso un altro Br Ancora sorprese 16 anni dopo la strage. I giudici: l'indagine non è chiusa Delitto Moro, preso un altro Br Preparò armi ed auto per l'attentato di via Fani ROMA. Un altro brigatista del «caso Moro», uno che secondo gli investigatori ha fornito «appoggio logistico» al commando di via Fani, è caduto in trappola. Si chiama Raimondo Etro, oggi ha 37 anni, una moglie thailandese e un figlio, da ieri è in carcere con l'accusa di concorso in strage ed omicidio. Di lui ha parlato, dal Nicaragua, una delle «primule rosse» residue delle Brigate rosse: Alessio Casimirri, tuttora ufficialmente latitante, uno che partecipò materialmente alla strage della scorta e al rapimento di Moro. Agli uomini del Sisde che l'hanno contattato in Sud America, Casimirri ha rivelato che dopo l'agguato del 16 marzo '78 consegnò le sue armi al compagno «Carletto», nome di battaglia di Raimondo Etro, un ragazzo di 21 anni che proveniva dalla brigata di Primavalle e che poi era passato in quella della Controrivoluzione. Giovanni Bianconi A PAGINA 15

Persone citate: Alessio Casimirri, Casimirri, Moro, Raimondo Etro

Luoghi citati: Nicaragua, Sud America