ISTITUTO OFFIDANI

ISTITUTO OFFIDANI ISTITUTO OFFIDANI Di giorno lavoro, la sera a scuola Anni densi di fatica e sacrifici . ACCONTA Carlo Marcone, oggi responsabile Organizzazione e Personale del San Paolo: «Treni'anni fa di questi tempi, erano giorni frenetici: ansia, febbrile ricerca di qualche sunto utile per colmare in poco tempo le lacune della preparazione scolastica... Vivevamo la vigilia degli esami di Stato, dell'Abilitazione Tecnica. Così infatti erano definiti gli esami per ragionieri, mentre la "maturità" era riferita al liceo. Quest'anno ricorre il 30° anniversario di quell'evento che, allora come oggi, rappresentava un appuntamento importante nella vita dei giovani. Per la verità noi non eravamo tutti diciottenni o diciannovenni, alcuni erano già vicini alla trentina. Infatti frequentavamo la V ragioneria serale presso l'Istituto Francesco Offidani di via Verdi. La scuola serale era molto diversa dalla diurna, perché non era frequentata «solo» da studenti, ma innanzitutto da persone che, per diverse vicende della vita, erano state costrette a trovar lavoro. Ecco quindi l'eterogeneità dell'ambiente per età, condizioni familiari, attività lavorative; ma tutti convinti della necessità di crescere, spinti dal desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita e l'ambizione di raggiungere qualche affermazione. Dunque l'imprescindibile obbligo di riprendere gli studi, talvolta abbandonati da anni, trascinati in un'avventura ricca di sacrifici. Molti di noi erano al quarto, quinto, se non al sesto anno di scuola serale! Di giorno erano espresse le atti- all'esattore delle imposte, dal giornalaio al negoziante di formaggi, al tabaccaio. C'era pure una situazione curiosa: una signora durante il giorno lavorava nella segreteria della scuola, vita lavorative le più disparate: dal postino al barista, dal falegname all'impiegato di banca, dal commesso di negozio d'abbigliamento all'artigiano orafo, dall'operatore meccanografico

Persone citate: Carlo Marcone

Luoghi citati: San Paolo