Accendi i tuoi rifiuti

ECONOMIA & ECOLOGIA ECONOMIA & ECOLOGIA Accendi i tuoi rifiuti // recupero di energia in Svezia CARO, fa freddo». «Hai ragione, tesoro, ti riscalderò con un po' d'immondizia nella caldaia». Non è un dialogo coniugale della demenzial-vampiresca Famiglia Addams, ma la progredita situazione energetica di alcuni Paesi d'Europa che sta per diventare realtà anche da noi: l'uso dei rifiuti solidi urbani per generare calore domestico e energia elettrica o vapore industriale, e tutto senza modifiche ai bruciatori. Lo stimolo di base è smaltire i rifiuti, problema comune a tutti i Paesi industrializzati. Le soluzioni passano attraverso tre vie: riduzione dei consumi, riciclaggio degli imballaggi (vetro, plastica, metallo), recupero d'energia. L'immondizia, invece di essere bruciata malamente e in modo inquinante nelle discariche, può così diventare una preziosa fonte di energia, economicamente conveniente e con vantaggi ambientali. Riciclando come combustibile i rifiuti di casa, in Europa si potrebbero risparmiare oltre 2500 miliardi di lire all'anno spesi attualmente in fonti d'energia non rinnovabili. Il procedimento che si sta seguendo nei disciplinati Paesi scandinavi prevede che le famiglie separino l'immondizia secca (imballaggi di carta, cartone e plastica) dagli altri rifiuti di casa. Tagliuzzato in schegge, il Pdf (Packaging Derived Fuel, Combustibile derivato dagli imbal¬ laggi) può essere usato nelle centrali: ha un potenziale calorico pari alla metà dell'olio combustibile, 80 per cento rispetto al carbone. Bottiglie e contenitori di plastica possono essere riciclati per produrre filati o mobili. Gli altri scarti di cucina vengono setacciati, sminuzzati, essiccati e compressi in mattonelle per l'uso nelle caldaie: denominato Rdf (Refuse Derived Fuel, cioè Combustibile derivato dai rifiuti) ha un buon potere calorico. Uno dei più moderni impianti di trattamento rifiuti è a Kovik, 35 chilometri da Stoccolma, rifornito da 120 mila abitanti della capitale svedese. Per la lavorazione, totalmente computerizzata, bastano tre tecnici per turno. Tutta la produzione di Rdf e Pdf da Kovik finisce nell'impianto energetico di Bollmora, dove riscalda questo quartiere della capitale svedese: quattromila abitazioni, più le scuole e alcune piccole industrie. Le emissioni di fumi e ceneri, strettamente controllate, rispettano le norme internazionali più severe. In Svezia il 56 per cento dei rifiuti solidi urbani viene usato per generare energia e il 15 per cento del riscaldamento è ottenuto grazie a questo «ecociclo». Se i 20 milioni di tonnellate di spazzatura prodotti ogni anno in Europa (un chilo al giorno per abitante) fossero utilizzati per fare elettricità, si dimezze¬ Piano della relè della metropolitana svizzera, integrata nella rete europea ad alta velocita. Parigi S gStrasburgo «, Francoforte >-v. 1§L Zurigo Basilea V VS V Vi Vi C Parigi Losan Lione Marsiglia - Hill i!8!!( ""* ""e. ( Ginevra as^m 1? tratto di costruzione previsto ■ mi Tratte successive mn Connessioni con la linea europea ad = olo Satura = portante del veicolo MdMagnete di s Motore elettrico lineare Spaccato del tunnel e del treno rebbero le importazioni di carbone. Altro paradiso dei rifiuti non sprecati è la Finlandia. Nell'impianto sperimentale di Kauttua si studia la co-combustione di Rdf e Pdf, insieme con torba, carbone e legna di scarto delle tante segherie locali. Vengono mescolati combustibili diversi come qualità e percentuali: sono in corso le analisi chimiche sulla composizione delle materie prime e dei fumi, compresa la diossina, sui livelli dei metalli pesanti, sulla compatibilità ecologica delle ceneri. I primi risultati vengono definiti «molto soddisfacenti». La caratteristica fondamentale dell'impianto è che il boiler non deve subire trasformazioni quando vengono modificati i combustibili. La centrale finlandese teleriscalda un migliaio di abitazioni della vicina comunità di Eura, produce vapore per una cartiera e elettricità per la rete nazionale. Questi progetti vengono sostenuti dalle industrie, dalle università e dai governi scandinavi, sotto l'egida dell'Apme, associazione europea dei produttori di materie plastiche. «Nel '92 il 16 per cento dei rifiuti plastici prodotti nell'Europa occidentale è stato recuperato per produrre energia - spiega il vicedirettore Fred Mader -. Sebbene le materie plastiche costituiscano solo il 7 per cento del peso dei rifiuti domestici, esse Qui accanto il percorso del metrò che dovrebbe attraversare la Svizzera entro il 2004 Sotto, la sezione del tunnel S. Gallo Monaco «un»1 « Coirà *® Bellinzona • Milano alta velocità Uno strato di 20 cm di vuoto Magnete di guida Magnete di sostegno Trasformatore lineare per la metropolitana svizzera forniscono il 30 per cento di energia in un impianto di combustione a recupero energetico». Nei giorni scorsi a Venezia, Fondazione Cini, si è tenuto un convegno su «Recupero energetico, una soluzione reale all'emergenza rifiuti». Roberto Rettani, presidente di Assoplast, l'associazione dei produttori italiani di materie plastiche, ha sintetizzato la soluzione del problema in una battuta: ci vuole una messa a fuoco. Non solo in quanto i rifiuti vanno bruciati in modo da recuperarne l'energia, ma anche perché è giunta l'ora di esaminare chiaramente l'emergenza discariche. «La plastica proviene dal petrolio - ha aggiunto Rettani - e ne mantiene molte caratteristiche energetiche; è perciò naturale usarla come combustibile. Quindi, accanto al riciclo meccanico (da oggetto a oggetto) bisogna introdurre il riciclo energetico. Le tecnologie ci sono. Ma in Italia le risposte dei pubblici poteri sono state: leggi confuse e conflitti di competenze». Questa incertezza danneggia tutti: l'industria, il pubblico amministratore, il cittadino, che paga un servizio inefficiente; e la natura. Urge questa soluzione per la seconda Repubblica della plastica: quella - si spera - del dopo-inquinamento. Giorgio Lombardi IN Scienza dei materiali laurea a Torino Nasce quest'anno all'Università di Torino il corso di laurea in scienza dei materiali. Sarà a 'numero programmato: i posti disponibili per il primo anno sono 20. Analoga iniziativa partirà a Milano. Il nuovo corso di laurea, che ha interessanti sbocchi professionali, prevede 14 esami per la formazione di base e 5 per la formazione specialistica, con un totale di 500 ore di lezioni all'anno. A Torino le preiscrizioni si chiudono il 6 settembre presso la segreteria di via S. Croce. Prova di selezione il 14 settembre. Rischio sismico nei centri storici La valutazione del rischio sismico nei centri storici è il tema di un convegno internazionale che si terrà a Sanremo, nel palazzo comunale, il 16 giugno. Gli studenti scoprono il Po Presentando più di tremila lavori, 1500 studenti dalle elementari alle superiori si sono impegnati nel concorso «Echi e voci del grande fiume» organizzato dall'Azienda Po Sangone con il fine di promuovere la tutela ambientale del Po. La premiazione si è svolta sabato alla cascina «Le Vallere», tra Torino e Moncalieri, dove è sorto un centro di documentazione dotato di 1500 libri, 60 riviste, videocassette, banca dati sul fiume Po e un museo interattivo. Pagine Gialle anche via fax Le Pagine Gialle elettroniche della Seat (Stet) sono ora disponibili gratuitamente anche via fax. Per ricevere informazioni sulle aziende elencate nelle Pagine Gialle basta chiamare il numero verde 167-811030; poi si pronuncia (o si digita, se si ha un telefono a tastiera) il numero di telefono dell'azienda scelta e il proprio numero di fax. In pochi minuti il sistema automatizzato invierà le informazioni richieste. Gli alpini piantano 350 mila alberi In occasione della Giornata mondiale dell'ambiente che si è svolta il 5 giugno l'Associazione nazionale alpini ha piantato 350 mila alberi in tutt'Italia. Bioetica domani a Siena Da domani a sabato a Siena si svolgerà il convegno internazionale «Una norma giuridica per la bioetica».

Persone citate: Addams, Bellinzona, Fred Mader, Giorgio Lombardi, Losan Lione