Un topo con le difese da uomo BIOTECNOLOGIE di Piero Bianucci

Un topo con le difese da uomo BIOLOGIA EVOLUTIVA BIOTECNOLOGIE Un topo con le difese da uomo RECENTEMENTE in California è stato prodotto in laboratorio un ceppo di topi molto particolare, che manca di proprie difese immunitarie e ospita invece, senza rigetto, un sistema difensivo umano. Lo scopo finale è riuscire a produrre anticorpi umani per applicazioni mediche. Il sistema immune reagisce a elementi estranei producendo gli anticorpi, proteine del sangue destinate a legarsi con gli invasori e a innescare una serie di complessi eventi che portano alla loro eliminazione. Gli anticorpi vengono anche prodotti in laboratorio per diagnosi e terapie. Nel 1975 è nata una nuova generazione di anticorpi, gli anticorpi monoclonali, così definiti in quanto totalmente omogenei e destinati a riconoscere bersagli stabiliti in anticipo. Il limite della loro applicazione in medicina è costituito dal fatto che, essendo prodotti in un sistema di cellule di topo, vengono rigettati dall'uomo. Il tentativo di produrre anticorpi monoclonali umani è una sfida che ha coinvolto negli ultimi anni molti laboratori negli Stati Uniti e in Europa. Uno dei modi in cui si è tentato di risolvere il problema della produzione è stato quello di trasferire in blocco all'uomo il sistema che si è rivelato vincente con i topi, cioè la fusione delle cellule depositarie della risposta anticorpale con un tumore umano, che ne consente la immortalizzazione e l'espansione illimitata in provetta. Purtroppo questo tentativo non è stato ancora coronato da successo, per il fatto che le linee di tumori umani adatti allo scopo sono ancora poche. Un secondo approccio si basa sull'impiego di tecniche di biologia molecolare con selezione di sequenze di Dna umano corrispondente agli anticorpi e la loro espressione in batteri o in altri sistemi che si prestano assai bene ad applicazioni farmacologiche. Il limite di questo metodo è rappresentato dal fatto che non esistono al momento sistemi di espressione efficienti in grado di assicurare produzioni di proteine su larga "scala. L'ultimo approccio, in ordine di tempo, è rappresentato dall'uso di un ceppo particolare di topi ottenuti in laboratorio, i quali mancano dei propri linfociti T e B, cioè delle maggiori popolazioni cellulari coinvolte nelle difese e nella sintesi di anticorpi. Questo difetto congenito rende però possibile la colonizzazione di questi topi da parte di cellule umane che producono anticorpi anch'essi umani. In sostanza, si ha un contenitore biologico (il topolino), il quale contiene un sistema immune umano, in grado di produrre gli anticorpi desiderati. Inoltre questo sistema consente anche di immunizzare i topi contro sostanze o tossici, operazioni che per motivi etici non potrebbero essere effettuate sugli uomini. Fabio Malavasi Università di Torino educazione sanitaria. Un programma educativo rivolto a bambini ha ridotto le crisi d'asma del 25 per cento e i giorni di assenza da scuola del 90. Diabete. Riguarda circa il 4 per cento della popolazione ed è particolarmente insidioso per le complicanze, che possono portare ad amputazioni e alla cecità. Alcuni programmi educativi hanno ridotto del 75 per cento le amputazioni di arti inferiori: lo prova uno studio di Leona Miller su 4000 pazienti a Los Angeles. I ricoveri ospedalieri sono scesi da 5,4 a 1,7 giorni per paziente all'anno. Mal di schiena. E' diffuso nell'80 per cento della popolazione e nel 1990 negli Stati Uniti ha avuto un costo sociale di 23 miliardi di dollari. Si può fare prevenzione efficace insegnando al paziente nozioni di ergonomia e di anatomia. Epilessia. Nei Paesi sviluppati ne soffre dal 3 al 5 per cento della popolazione, con costi pari allo 0,4 per cento del prodotto nazionale lordo. Due terzi dei malati potrebbero prevenire le crisi con una adeguata educazione sanitaria. Ipertensione. Riguarda dal 16 al 20 per cento della popolazione tra i 30 e i 70 anni. Si calcola che negli Stati Uniti il controllo dell'ipertensione potrebbe prevenire 154 mila ictus all'anno, con un risparmio di 1,5 miliardi di dollari. Piero Bianucci

Persone citate: Fabio Malavasi, Leona Miller

Luoghi citati: California, Europa, Los Angeles, Stati Uniti, Torino