«Niente cronaca nera per i turisti»

Gli alberghi di Miami censurano giornali e tv: altrimenti perdiamo clienti Gli alberghi di Miami censurano giornali e tv: altrimenti perdiamo clienti «Niente cronaca nera per i turisti» «Gli orrori cittadini sono negativi» Altre città pronte a copiare Videa BOFFALORA TICINO. Erano diventati l'incubo delle banche dell'hinterland milanese, che erano soliti assaltare all'arma bianca, con taglierini o coltelli. Ieri i due malviventi sono stati catturati, ma il loro arresto è stato preceduto da momenti di paura poiché i rapinatori, colti sul fatto dai carabinieri, si sono asserragliati all'interno di una banca che avevano appena assaltato e hanno preso in ostaggio dieci persone, minacciando di sgozzarle una ad una so non fosse loro stata concessa la via libera per la fuga. La drammatica sequenza si è conclusa dopo circa un'ora grazie al coraggioso intervento di un ufficiale dei carabinieri, che ha affrontato disarmato i malviventi convincendoli ad arrendersi, mentre la banca era assediata da un nugolo di carabinieri armati di tutto punto. La vicenda ha avuto inizio ieri pomeriggio verso le 15,30. Due banditi giunti in sella a una moto Aprilia 600 risultata rubata, si sono fermati davanti alla sede dell'agenzia della Banca Popolare di Milano in piazza 4 Giugno a Boffalora Ticino, un paese del Magentino in provincia di Milano. Prima di entrare, i malviventi, che indossavano una tuta da operai, si sono messi in testa una parrucca e si sono applicati baffi posticci. Quindi, con in pugno i coltelli, hanno latto irruzione nella banca, dove c'erano il direttore, tre impiegati e quattro clienti. I rapinatori sono riusciti, sotto la minaccia delle armi bianche, a farsi consegnare circa 50 milioni in contanti in banconote di vario taglio e stavano per andarsene, ma nel frattempo un anonimo cittadino aveva lanciato l'allarme ai carabinieri poiché aveva assistito alla scena del travestimento prima dell'irruzione. Dopo pochi minuti e arrivata una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Abbiategrasso. Alla vista dei militari, i banditi sono immediatamente rientrati in banca e hanno ordinato al direttore di chiudere le porte di ingresso con il sistema di sicurezza. Mentre l'istituto di credito ve¬ 5 •«.■»:*' I turisti si spaventavano, e gli affari crollavano. Così gli albergatori di Miami, in Florida, metropoli tra le più belle e più violente degli Stati Uniti, hanno messo in atto una delle più antiche tecniche di comunicazione: la censura. Da ieri negli hotel di Miami, nei grattacieli affollati di pensionati yankee e di turisti europei, i televisori non trasmettono più cronaca nera: i turisti non devono essere disturbati, quindi non vedranno più alcuna immagine dei delitti e degli altri crimini commessi ogni giorno in città. La spiegazione di Victor Farkas, albergatore e promotore della censura, è logica, e stringente: «Dopo aver visto i notiziari locali, i turisti si chiedevano: restiamo chiusi in camera o ci avventuriamo all'aperto? E per noi questa era una grave perdita di immagine». Così sono stati messi al bando i notiziari di Canale 7, specializzato nel descrivere con tempestività e franchezza gli abbondanti orrori quotidiani della città. Nella regione di Miami il flusso turistico è stato seriamente intaccato da una serie di omicidi contro stranieri commessi durante il viaggio dall'aeroporto ai celebri alberghi di Miami Beach. Delitti feroci e sproporzionati, che in pochi mesi hanno colpito inglesi, tedeschi, olandesi. Una decina di persone uccise o gravemente ferite per rapinare pochi dollari. I giornali europei hanno fatto da grancassa a quegli avvenimenti, e le agenzie di viaggio - in particolare nel Nord Europa - si sono viste subissate di disdette, per i voli su Miami. Anche molti giornali che in passato criticarono Canale 7 per il tono sensazionalistico adottato nel raccontare la cronaca nera, ora condannano la decisione dei proprietari di albergo. «Che cosa penseranno i turisti nel sapere che le notizie locali sono considerate troppo impressionanti per i loro occhi?» scrive il Miami Herald in un editoriale. A Canale 7 i dirigenti ribadiscono che non muteranno stile. «Non abbiamo alcuna intenzione di censurare i nostri notiziari per placare l'industria alberghiera» spiega il direttore Charlie Folds. I dati di ascolto, in continuo aumento, danno loro ragione. Una stazione concorrente, che si era impegnata in una copertura più «familiare» e più soft dei fatti di cronaca, ha visto scendere a picco il numero di telespettatori. E ora l'iniziativa di Miami, sottolineano diversi commentatori, potrebbe essere copiata da altre grandi città americane, dove il crimine è ormai una piaga endemica. Il parlarne meno, soprattutto alla televisione, forse favorirebbe - è la tesi di chi «difende» gli albergatori di Miami un minor processo di emulazione da parte dei giovanissimi, quei quindicenni, diciottenni protagonisti delle imprese criminali attuate da bande di periferia. Il dibattito non è nuovo, in Francia si era posto negli stessi termini qualche anno fa. Continuerà nei prossimi giorni, ma ciò che è certo è che il tasso di criminalità di Miami non diminuirà, con la censura tv o senza di essa. Gli albergatori di Miami hanno deciso di censurare le notizie di cronaca nera ai turisti Paolo Potetti In una mattina di sole, nel suo giardino nell'amata Barolo ha cessato di battere il cuore generoso di Angelo Boasso Con cristiana rassegnazione pregano per lui la moglie Paolatlna, I figli Alberto e Carola con Sergio, la nonna Lucia, Il fratello Darlo, cognati e nipoti. I funerali a Barolo alle ore 16 di martedì 7 giugno 1994. Non fiori, ma aiuto alla Missione Salesiana per i bambini del campesinos dell'Ecuador. — Barolo, 5 giugno 1994. Partecipano al dolore di Paolatlna, Carola e Alberto per la perdita del vero indimenticabile amico Angelo Boasso Andrea Elisabeth, Carlofellce Maria Luisa, Fabio Paola, Franco Ersilia, Franco Piera, Giampiero Adriana, Luigi Cettina, Pino Giovanna, Roberto Fiammetta, Roberto Giovanna. — Torino, 5 giugno 1994. Gli Amici reduci dell'Uld - Unione Liberale Democratica ricordano con orgoglio le capacità professionali, l'onestà morale e intellettuale che, come servizio dovuto, Angelo Boasso Sindaco di Barolo Direttore Tenuta regionale «La Mandria» mise a disposizione del suo Piemonte. — Torino, 6 giugno 1994. Partecipano al dolore della famiglia Boasso Maria Bello, Piergiorgio e Giuseppina GIII. Livia e Vittorio Bellavla partecipano commossi al dolore di Carola, Sergio e famiglia. Rita e Cipriano partecipano al dolore di Carola e Sergio. Giancarlo, Ornella e Fabio abbracciano Carola e famiglia per la perdita del PADRE. Le Socie del Y's Women International partecipano con affetto al grande dolore di Paolatina. Il Club Alpino Italiano di Coazze e il Soccorso Alpino Val Sangone ricordano commossi Alessio Giovale (Vico) fondatore e primo Presidente della Sezione e Volontariato Cnsas. Sepoltura oggi ore 14,30, Coazze. — Coazze, 7 giugno 1994. E' mancata all'affetto dei suoi cari Ines Tornasi in Venturi anni 64 Addolorati lo annunciano: il marito Giorgio, figli, nipoti e parenti tutti. Non fiori, ma eventuali offerte verranno devolute in opere di bene. — Torino, 4 giugno 1994. Cristianamente è mancata all'affetto dei suoi cari Giovanna Crucillà Lo annunciano fratelli, sorella, nipoti, cognate e parenti tutti. Funerali partendo dall'ospedale Mauriziano mercoledì 8 alle ore 11.30, funzione parrocchia Madonna di Pompei ore 11,45. Rosario e S. Messa martedì 7 ore 18 in parrocchia — Torino, 5 giugno 1994. Ciao zia GIO'. Piccola anima smarrita e soave. Maria Celeste, Evaldo, Valentina, Ornella. Milano, 6 giugno 1994 Ricorderò sempre tua meravigliosa amicizia. Luisella. I Compagni di Università e i Soci Aio di Torino ricordano con commozione il collega dott. Enrico Ruffinengo prematuramente scomparso. — Torino, 6 giugno 1994.