Volo di morte per 4 italiani in cina

Pechino, aereo delle linee interne precipita dopo il decollo: 160 le vittime Giovane siciliano Pechino, aereo delle linee interne precipita dopo il decollo: 160 le vittime Giovane siciliano «Depredato» degli organi a Cuba j Velo di morie per 4 italiani in Gnu Distrutta famiglia vercellese Doveva essere un viaggio di lavoro ma anche turistico-culturale, per Franco Tricerri, 47 anni, professore di geometria alla facoltà di Matematica dell'Università di Firenze. Che aveva approfittato di un incarico offertogli dai colleghi cinesi (doveva tenere una serie di conferenze a Nanning) per far conoscere la civiltà della più popolosa nazione della Terra anche ai cari: la moglie Giuseppina Guazzone, e i figli Francesca, 10 anni, e Alberto, 9 anni. Invece per la famiglia Tricerri, originaria di Trino Vercellese, il viaggio in Cina è diventato un viaggio verso la morte, a causa di una sciagura aerea. L'incidente, avvenuto a Xian, l'antica capitale imperiale di Chang-an, ha provocato 160 vittime: 146 passeggeri e 14 membri d'equipaggio. Un velivolo delle linee interne, partito alle 8,12 ora locale, è precipitato otto minuti dopo il decollo dall'aeroporto di Xian (capitale della provincia dello Shaanxi, la maggiore attrazione turistica cinese per 'n rumosa armata dei guerrieri di terracotta) in direzione di Canton. L'aereo, un Tupolev Tu-154 di proprietà della «China Northwest Airlines» si è schiantato al suolo improvvisamente. Alcuni testimoni hanno riferito che vi sono state esplosioni, probabilmente a uno dei motori. Viene fatta l'ipotesi che il pilota abbia allora tentato un atterraggio di fortuna su un campo vicino alla cittadina di Mingdu. Il velivolo si è spezzato in vari tronconi e i pezzi del Tupolev si sono disseminati in una vasta area lungo le sponde del fiume Chanhe. Una funzionaria della compagnia aerea, invece, ha detto soltanto che al momento dell'incidente sulla zona pioveva, ma non è dato sapere se sia stato il maltempo a causare l'incidente. Dodici ore dopo il disastro il centro per le emergenze della regione non aveva notizia di superstiti e i soccorritori avevano recuperato nove corpi. La televisione nazionale ha mandato in onda alcune immagini del luogo dell'impatto, a un paio d'ore di distanza dall'aeroporto di Xian. L'ospedale provinciale aveva inviato sul posto due ambulanze che sono però tornate indietro vuote, mentre a un'altra struttura sanitaria della zona è stato chiesto di mandare un'ambulanza per trasportare i cadaveri. Le compagnie aeree regionali create di recente in Cina hanno acquistato o noleggiato con tutti gli equipaggi numerosi velivoli dalla Russia, e il più delle volte si tratta di aerei vecchi e malandati. Ma in questo caso pare che il Tu-154 fosse di proprietà della società da molto tempo e che l'equipaggio fosse cinese. E quando gli aerei sono abbastanza moderni, le compagnie hanno carenza di piloti esperti e non sempre rispettano le norme di sicurezza. Finora il più grave disastro aereo mai verificatosi in Cina era quello del novembre del '92, in L'imprenditore di Catania reuica: farneticazioni, i magistrati proveranno che io non c'entro cui persero la vita 141 persone. Il più recente risaliva invece al luglio dell'anno scorso, quando i morti furono 59. Alla fine dell'anno scorso il governo aveva destituito Chen Guangyi, 60 anni, direttore della compagnia di bandiera, la «Caac», proprio a causa del ripetersi di incidenti, dirottamenti su Taiwan, scarsa applicazione delle norme di sicurezza e disorganizzazione. Le autorità di Pechino indivi¬ UN PAESE IN LUTTO VERCELLI duano le cause dell'impressionante aumento delle disgrazie nel rapido incremento del traffico aereo. La situazione è gravissima, come ha evidenziato una notizia diffusa la settimana scorsa secondo cui dall'inizio dell'anno sono state evitate per un pelo decine e decine di sciagure. Proprio ieri il quotidiano «China Business Times», citando il responsabile della sicurezza dell'aviazione nazionale, ha denunciato che solo in maggio ci sono stati 17 incidenti minori, quali aerei finiti fuori pista, motori improvvisamente bloccati e ah spezzate, ed indica tra le cause le ridotte capacità dei piloti, i problemi tecnici e il mancato rispetto delle norme di sicurezza. L'International Airlines Passenger Association degli Stati Uniti ha stimato la Cina come uno dei Paesi più pericolosi per volare: tra il 1992 e il '93 quasi 400 persone sono rimaste uccise in otto incidenti aerei. PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gli organi di Antonio Ciacciofera, un giovane bancario palermitano morto in maggio in un incidente stradale a Cuba dove era in vacanza, sono stati asportati nell'ospedale de L'Avana. L'uomo era deceduto tre giorni dopo il ricovero. Gli hanno lasciato solo gli occhi. Sono scomparsi anche il rolex d'oro e mille dollari che il ferito aveva con sé al momento dell'incidente. Una spietata azione del racket degli organi umani o che cos'altro? I familiari, a Palermo, chiedono sia fatta giustizia: «Ricorreremo ad ogni mezzo e presto ad ogni sede per ottenere tutta la verità», ripete con le lacrime agli occhi la madre Grazia Cambosu. Ieri a Palermo sono stati depositati in tribunale gli atti relativi all'autopsia disposta dall'autorità giudiziaria palermitana che ha confermato la presenza di un vasto taglio chirurgico dalla gola all'inguine: un intervento, sembra neanche tanto preciso, fatto con il bisturi all'insaputa dell'ambasciata italiana a L'Avana che, chissà perché, non fu subito informata della gravità delle condizioni di Ciacciofera. Anche i congiunti furono avvertiti soltanto dopo il decesso e solo dopo l'espianto degli organi non autorizzato da alcuno. C'è il dubbio, a dire il vero tuttaltro che infondato, che in ospedale si sia deciso di estrarre gli organi ad Antonio Ciacciofera per confondere le acque e coprire forse gli autori di quello che può essere stato non un incidente, ma un delitto a scopo di rapina. E questo dubbio assale il padre, Vincenzo Ciacciofera, la madre Grazia ed i figli Michele e Giancarlo che erano affezionatissimi al fratello Antonio, 24 anni, ragioniere, dipendente della Banca Commerciale a Corigliano in Calabria. Bel ragazzo, sicuro di sé, prossimo al fidanzamento con una giovane di Prosinone, Ciacciofera aveva due grandi passioni: il turismo ed il basket. Per i viaggio all'estero, con quella sua grande curiosità di sapere, di conoscere e di vedere, avrebbe fatto addirittura carte false. Così con l'agenzia spagnola Assistour, in maggio, se n'era andato a Cuba, unico italiano di una comitiva partita da Madrid con Ana Lopez Ribas accompagnatrice. E' stata lei a fare una dichiarazione giurata negli uffici dell'ambasciata d'Italia per confermare la versione della polizia cubana e cioè che Antonio Cacciofera il 16 maggio si scontrò con un camion mentre guidava un'auto a noleggio tra Varadero e Trinidad, riportando gravi ferite. Ma per il resto, in particolare su cosa esattamente avvenne nelle 36 ore durante le quali il bancario italiano rimase in ospedale prima di morire, la Lopez RÌbas non avrebbe fornito alcuna precisazione. I familiari ora, sollecitando verità e giustizia, tramite la prefettura di Palermo hanno fatto sapere all'ambasciata d'Italia a Cuba che in questa allucinante e tragica vicenda vi sono troppi lati oscuri. A cominciare dal fatto che, contrariamente a quanto faceva di solito quand'era all'estero dopo la partenza il 5 maggio, Antonio non aveva più dato sue notizie. Antonio Ravidà ezioni a chi collabora