Tangentopoli Palazzo Chigi frena

Letta: «Quella di Contestabile è un'iniziativa personale», Da oggi al lavoro un gruppo di esperti Letta: «Quella di Contestabile è un'iniziativa personale», Da oggi al lavoro un gruppo di esperti Tangentopoli, Palazzo Chigi frena Biondi: sì alla legge, ma no al colpo di spugna ROMA. In attesa di esibire un disegno di legge completo e definitivo, il ministro della Giustizia Biondi tenta di rassicurare tutti: la «soluzione politica» a Tangentopoli, che lui preferisce chiamare «soluzione giudiziaria», non sarà un colpo di spugna. Anzi, dice il ministro, «sarà un punto esclamativo sulle responsabilità di chi ha sottratto denaro alla collettività. Un lavacro di umiltà perché l'imputato dovrà chiedere, attraverso la confessione, una sanzione minore; dovrà dire come risarcirà il danno; dovrà assoggettarsi ad un'interdizione dalle funzioni pubbliche che lo renderà estraneo alla vita politica e rappresentativa». Ecco dunque i punti fermi del Guardasigilli, che ora dovranno essere tradotti in un provvedimento di cui tutti parlano ma che ancora nessuno ha visto. Nemmeno a palazzo Chigi, dove il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta mette le mani avanti: quella di cui si discute, dice, è «un'iniziativa personale del sottosegretario alla Giustizia Contestabile, che non impegna il governo. Del problema non si è ancora discusso, vedremo». Un altro inquilino di quel palazzo, il ministro per i Rapporti col Parlamento Ferrara, lancia segnali in favore della depenalizzazione del finanziamento illecito ai partiti. In.tanto al ministero di via Arenula si insec-erà oggi un comitato di esperti incaricato di elaborare la proposta del sottosegretario Contestabile. L'iniziativa prenderà le mosse dalla proposta avanzata nel giugno '93 dall'allora Guardasigilli Conso. La Lega e i progressisti dicono che prima di parlare bisogna vedere la soluzione scritta nero su bianco, e Biondi si sforza nel tentativo di rassicurare alleati e opposizioni. Per esempio annunciando che non ricorrerà al decreto-legge: «Sono contrario perché convinto che il Parlamento deve essere in grado di valutare l'importanza di un istituto che non sarà né un'amnistia né un indulto». LE VACANZE DEI LUMBARD LMILANO UI mi ha detto che se la vuole fare tutta, e si sa che con la sua gente si diverte. Moglie e figli hanno già prenotato e pagato...». Rino Fiordalisi è indaffarato e sicuro: «Ma certo che Bossi verrà, mica lo dico per vendere biglietti. Anzi, ora che se ne scrive sui giornali mi sa che sono costretto a chiudere le prenotazioni entro la settimana». E a sentire Fiordalisi, 52 anni, già commerciante, da due anni amministratore della «Pontidafin», l'ultima invenzione della finanziaria leghista è già un successo: dal 30 luglio al 13 agosto in crociera con Umberto Bossi, partenza da Genova, tappe a Messina, Rodi, Mykonos, Istanbul, Odessa, Yalta e Pireo. «Irene Pivetti non ha ancora confermato la sua presenza...», sospira e spera ancora Fiordalisi. I militanti della Lega, invece, pare abbiano risposto di corsa. «Dunque conta Fiordalisi - ho mandato i fax alle sezioni dieci giorni fa. La nave si chiama World Renaissance, è della compagnia greca Epirotiki e ha 480 posti. In questo momento abbiamo 350 prenotazioni e 130 posti liberi. Ancora una settimana e saremo costretti a dire molti no». Domenica 19 giugno, al raduno di Pontida, Bossi sarà il testimonial della crociera. E Sarà lui, in mezzo al mar, a presiedere una qualificata giuria incaricata per l'elezione di Miss Tana della Lega e Mister Duro. «Ci imbarchiamo per festeggiare l'ingresso della lega al governo», promuove Fiordalisi. Ovvio che i cinque ministri saranno gli ospiti d'onore. La sostanza del progettoBiondi è l'allargamento della possibilità di ricorrere al patteggiamento, estendendolo ai reati per i quali è prevista una pena fino a tre anni e mezzo di carcere. Così si andrebbe incontro anche alle sollecitazioni dei giudici di non adottare una soluzione specifica per i «tangentisti», col rischio di creare in questo modo diverse «categorie di indagati». Il provvedimento, annuncia il ministro, riguarderà «tutti gli imputati che hanno commesso reati contro la pubblica amministrazione». E la depenalizzazione del reato di finanziamento illecito ai partiti, caldeggiata da qualcuno nella maggioranza, ma che trova la fiera opposizione di altre forze sia di governo che dell'opposizione? Stando alle dichiarazioni d'intenti del Guardasigilli, non ci sarà: a chi si è macchiato di questo unico reato «si applicheranno le misure esistenti», mentre «quando ci sono anche la corruzione, la concussione, il peculato o la malversazione, si applicheranno le misure che i giudici riterrannno eque a chi richiede il patteggiamento». Il presidente del Senato Carlo Scognamiglio aspetta di leggere il testo e commenta: «Ora è il tempo di fare, non più quello di parlare: si avanzino le proposte, e saranno giudicate là dove la volontà popolare si esprime, cioè in Parlamento». Il vice-presidente della Camera Violante (pds) dice che c'è da risolvere «la questione strutturale della lunghezza dei processi», e mette in guardia da «un'amnistia truccata da patteggiamento». Preoccupazione condivisa anche dal leghista Petrini, il quale avverte che «la soluzione politica non dovrà comunque prescindere dall'accertamento globale della verità». Da Milano il pm di Mani pulite Gherardo Colombo fa sapere che i processi si stanno facendo; il problema, dice, è quello di accelerare le indagini per il futuro, e con i riti alternativi il rischio delle prescrizioni dovrebbe essere scongiurato. [gio. bia.] TANGENTI CAitlPL®

Luoghi citati: Genova, Istanbul, Messina, Pireo, Pontida, Roma, Yalta