Naziskin terrore e sangue sul treno

E' stato salvato da un passeggero con il telefonino. Aggrediti anche due carabinieri E' stato salvato da un passeggero con il telefonino. Aggrediti anche due carabinieri Naziskin/ terrore e sangue sul treno Roma, in 9 massacrano un giovane extracomunitario E tra la folla c'erano anche i giovanotti di Tor Bella Monaca. «I classici bulli di quartiere», li definisce il capo della Digos, Marcello Fulvi, che li ha arrestati tutti a tempo di record. Solo che questi non si accontentavano di alzare la voce. Tra i diciassette e i diciannove anni, quasi tutti con i capelli rasati, vestiti con colori vistosi, sono saliti a Ostia sul trenino di ritorno alle 16,30. Tanto per movimentare un po' la giornata, per ordinario razzismo, hanno cominciato a girare per i vagoni alla ricerca del «negro». E finalmente hanno agguantato Kombé Malona Aymar, 21 anni, cittadino congolese che studia da qualche anno in Italia con regolare permesso di soggiorno. Trovarlo e pestarlo è stato un attimo. Nove contro uno. Nel chiuso di uno scompartimento. Senza vie di scampo. Il ragazzo nero si è accovacciato per terra, cercando di schivare i colpi. Intanto, già che c'erano, CITTA' DEL VATICANO. L'Osservatore Romano esprime «sconcerto» per i commenti d'approvazione rilasciati da alcuni ragazzi dopo l'aggressione di due extracomunitari avvenuta nella Capitale domenica. «Un segnale allarmante - si legge in un articolo che viene pubblicato oggi dal quotidiano della Santa Sede - rivelatore di una mentalità xenofoba che si va riaffermando e che sarebbe pericoloso sottovalutare per il futuro della città e della stessa nazione». «Ma quello che forse ha destato più sconcerto - si legge ancora - sono state le dichiarazioni di alcuni giovani intervistati a caldo poche ore dopo l'aggressione alla stazione Termini. "Hanno fatto bene" hanno esclamato impunemente questi ragazzi». Vittime del pestaggio, avvenuto nei sottopassaggi della metropolitana, sono stati due venditori ambulanti senegalesi. I tre aggressori sono stati portati in carcere. [Adnkronos] L'OSSERVATORE botte anche per lui. Il treno correva, intanto. E le urla del pestaggio sono arrivate all'orecchio di due carabinieri in borghese. Altri due ragazzi appena ventenni, che si sono buttati nella mischia. A calci e pugni, hanno avuto la peggio anche loro. Ma intanto si avvicinava la stazione di Magliana. E lì erano pronte diverse volanti della polizia, avvertite da un anonimo passeggero che ha potuto fare una inorridita radiocronaca dei fatti, in tempo reale, al centralino del 113. Il convoglio è stato bloccato. Ed è scattato l'arresto immediato per Christian Marinozzi, 18 anni, Simone Jacovelli, 21 anni, Emiliano Primerano, 28 anni, Antonio Pecci, 18 anni, F.V., 15 anni. Altri quattro ragazzi, che erano riusciti a mimetizzarsi tra la folla, sono stati arrestati qualche ora dopo a casa loro. Non c'è stato bisogno di raccogliere confessioni. «Sono grappi di amici: basta arrestare il primo e si capisce subito chi manca all'appello», dicono alla Digos. Ma qui, a via dell'Archeologia, sul portone di un gigantesco palazzo - istoriato di svastiche - che raccoglie la bellezza di settecento appartamenti, la polizia ha avuto la sgradita sorpresa di un'accoglienza del tutto ostile. Improperi, urla, minacce. Racconta un poliziotto che era lì: «Urlavano da dietro le persiane. Nessuno si è affacciato. E' sembrato quasi che ci aspettassero». Il fatto è che la gente del quartitre - dopo gli arresti del pomeriggio - sapeva bene che cosa era accaduto. E ciascuno, in cuor suo, aveva già assolto gli aggressori. Così, quando sono arrivate le volanti, tutti gli abitanti hanno capito che andavano a rastrellare anche gli ultimi del gruppo. E si sono schierati contro lo Stato. Francesco Grignetti 12 MESI DI PAURA 22 MAGGIO '93 A fuoco il ghetto nero Una baraccopoli di immigrati di fronte al Quarticciolo, nella zona Est di Roma, brucia nella notte. Quaranta baracche vengono distrutte e 150 extracomunitari di colore si ritrovano senza una sia pur precaria dimora. 1 vigili del fuoco domano subito il rogo, ma devono lavorare fino al mattino per rimuovere le macerie che ostacolano il passaggio dei mezzi di soccorso. I sospetti ricadono sui naziskin, che più volte hanno minacciato «incursioni punitive». Testimoni raccontano di aver visto delle persone aggirarsi tra le baracche con delle taniche. 23 MAGGIO '93 Assalto a tre turisti Doppia incursione nella notte, vittime alcuni turisti. Intorno alle 3 una coppia di peruviani sta tornando a casa in autobus. Salgono sette naziskin, tra cui una donna, armati di catene. I duescendono dal pullman e tentanto di allontanarsi, ma vengono raggiunti e bloccati. Uno di loro, Gonzales Champac, finisce all'ospedale con una ferita alla testa. Più o meno alla stessa ora, identica sorte per due turisti tedeschi, Paul Steinmann e Klaus Ausona, circondati e picchiati da quindici «teste rasate». 16 OTTOBRE '93 Attacco ai polacchi Intorno alla mezzanotte, trenta naziskin assaltano un accampamento di immigrati polacchi ad Ardea. Un ragazzo rimane ustionato dalle fiamme appiccate all'auto in cui dormiva, un altro viene massacrato di botte. E' Jan Zelionka, 40 anni, che finisce in ospedale a Velletri con una costola rotta, fratture ed ecchimosi in varie parti del corpo. La prognosi è di sessanta giorni. L'uomo stava rientrando all'accampamento insieme con la fidanzata quando si è trovato di fronte la banda di «nazi». 13 MARZO '94 Marocchini aggrediti Le «teste ra'rt-e» colpiscono di sera in di . >rtieri periferici della Capitale, filino e Prenestino. Erik, «■ i marsigliese di colore, Chafe. e Abounassi, marocchini senza permesso di soggiorno, vengono picchiati da cinque giovani. Poco più tardi, viene malmenato un altro marocchino, Azzedine Chengli, di 30 anni, con regolare residenza in città. Chengli viene preso a calci e pugni da quattro giovani a un distributore automatico di benzina sulla via Casilina. 5 GIUGNO '94 Senegalesi picchiati Vittime dell'ennesimo episodio di razzismo sono due venditori ambulanti senegalesi, Assane Ngom e Lamine Amadou Fall, entrambi di 32 anni. Per il primo la prognosi è di 25 giorni (ha il naso rotto, lacerazioni e contusioni varie), per l'altro di sei giorni. I due vengono malmenati nel sottopassaggio della metropolitana. Il pestaggio è interrotto dall'intervento degli agenti di servizio. Gli aggressori, Giovanni Campagna, Roberto Della Corte, 23 anni, e Fabrizio Pisapia, di 30, vengono ar| restati. Sono tre ragazzoni della tifoseria calcistica che fa riferimento all'ideologia neonazista, con precedenti per violenza.

Luoghi citati: Ardea, Citta' Del Vaticano, Italia, Roma