In panchina il Cavaliere azzurro di Pierluigi Battista

In panchina il Cavaliere azzurro In panchina il Cavaliere azzurro FROMA ORZA Italia e palla al centro. Forza azzurri da parte del Grande Capo Azzurro che sceglie i ministri ma anche lo stopper e il centravanti di sfondamento, dal premier che è anche commissario tecnico e leader di partito, presidente di blasonato club calcistico e massaggiatore, stratega della Seconda Repubblica nuova di zecca ma anche psicologo del gruppo con mansione euforizzante in panchina. E poi anche capo di un governo alle prese con le «beghe di cortile» che esplodono nella sua maggioranza e insieme (invadente) intenditore che sciorina la sua magica ricetta per far coesistere Massaro e Signori. Forza azzurri, insomma, 40607 9771122176203 da parte di Silvio Berlusconi che ieri i «suoi» ragazzi in partenza per l'America a rappresentare l'Italia del pallone se li è portati nel ritiro di Palazzo Chigi, per una volta trasformato nel più fastoso bar-sport del paese. Anzi, del Paese. Ed eccolo, il presidente del Consiglio, che davanti a Sacchi e ai suoi moschettieri ricama sul «calcio come metafora della vita». Eccolo, Berlusconi, che fa allegramente poltiglia di ogni distinzione, che mescola senza remore il sacro e il profano, Dio e il pallone, la Nazione e la Nazionale. Che raccomanda a Sacchi il Costacurta «reduce dalla stagione più bella». Che sprona i giornalisti a piantarla con i piagnistei da profeti di sventura per «scendere in campo» (già sentito), «dimenticare gli scoop negativi» e «privilegiare ciò che spinge verso le cose buone e vere». Che s'apparta col et «per chiarire un paio di cosette, come il 4-3-3». Che esorta il popolo credente a non lesinare invocazioni al buon Dio affinché assista con la Sua infinita misericordia gli azzurri impegnati a difendere i nostri colori: «Siccome il nostro è un Paese largamente cattolico, ho ragione di credere che molti pregheranno per voi». E poi Berlusconi ha un asso nella manica. Anzi, sei. Nel senso delle «sei zie suore» che prima delle elezioni hanno dimostrato di saper intercedere con un certo costrutto presso l'Onnipotente. Una vera e propria task force dell'implorazione, una squadra poderosa animata da infinita fede nella bontà degli imperscrutabili disegni divini che Berlusconi ha chiamato «batteria pregante» e di cui auspica un rapido spostamento «sulle sorti della Nazionale». Forza azzurri, dunque. E forza pure le pie sorelle perché ce la mettano tutta a realizzare un altro miracolo italiano. Vincere, assicura l'Azzurro numero uno, sarebbe un «tonico» per l'Italia. E vinceremo. Pierluigi Battista Beccantini A PAG. 4 E NELLO SPORT

Persone citate: Beccantini, Berlusconi, Costacurta, Massaro, Sacchi, Signori, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: America, Italia