l'«otium» di Carlo Grande

r«otium» r«otium» Un 'invenzione dei Romani PELLEGRINI gaudenti e cavalieri erranti, cardinali pomicioni e annoiati patrizi romani, circondati nelle lo ro ville da ninfe, coppieri, procaci ballerine. Si viaggia molto, nella Storia della villeggiatura di Maria Clelia Cardona (ed. Abete) e si incontrano centinaia di personaggi curiosi. Le gioie della villeggiatura erano ignote ai popoli contadini e alle società arcaiche. A inventarle furono i romani, che in villa cercavano Yotium, il «riposo attivo» contrapposto ai ritmi innaturali del negotium, gli affari di città. Nel Medioevo si parte in continuazione: per andare alle Crociate, alla fiera, per visitare possedimenti, venerare reliquie, per rischiare la vita in giostre e tornei. Chierici, studenti, mercanti, giullari, vagabondi viaggiano da un capo all'altro dell'Europa e anche fuori dai confini della Cristianità. I più con bastone e bisaccia, altri con centinaia di servi: Enrico II Plantageneta e la moglie Eleonora d'Aquitania si muovono da un castello all'altro, tra Francia e Inghilterra, con un seguito variopinto e ricchissimo di dame, cortigiani, soldati, preti e trovatori. Nasce in quei secoli la prima guida turistica della storia: è il Codex Calixtinus (del 1160), baedeker del pellegrino che percorre la terra di Francia verso Santiago de Compostela: 0 Codex indica strade, posti di tappa, città sul percorso, centri di assistenza. Anche i cibi non pericolosi, i fiumi «potabili» e le caratteristiche delle popolazioni che si incontrano. Riscoperto da Petrarca che ne fa l'elogio nel De vita solitaria, nel Rinascimento Yotium torna a essere un ideale di vita. Ma non tutti vogliono vacanze austere: nella Casina del piacere di Caprarola il cardinale Alessandro Farnese fa predisporre congegni idraulici sotto il pavimento, per lanciare schizzi d'acqua sotto le gonne delle ospiti. Anche nel '600 e '700 il soggiorno in villa rappresenta la condizione ideale per piccanti avventure: ce lo insegnano i libertini, da Giacomo Casanova alle Relazioni pericolose di Choderlos de Laclos. La villeggiatura moderna nasce nell'800: ricchi inglesi, russi, francesi, statunitensi e italiani sciamano ai piedi delle montagne e nelle città balneari, riempiendo casinò, caffè, teatri e ristoranti. Il turismo non è ancora l'odierna fatica di massa, e già Pindemonte scrive, nel 1793: «Ma qual furia, demon, fistol, folletto / entrò ai figlioli dell'Italia in corpo, / che nulle più nelle natie contrade, / ritienli, e il mar l'un varca e l'altro l'alpe, / e chi a tremar di freddo in Russia corre, / chi a sudare in Ispagna?». Carlo Grande

Persone citate: Alessandro Farnese, Chierici, Eleonora D'aquitania, Enrico Ii Plantageneta, Giacomo Casanova, Maria Clelia Cardona, Petrarca

Luoghi citati: Caprarola, Casina, Europa, Francia, Inghilterra, Ispagna, Italia, Russia