Gli hotel di Erasmo

Gli hotel di Erasmo Gli hotel di Erasmo Tra le belle signore di Francia e i rudi albergatori di Germania ■m t| ON che il Medioevo non fll conoscesse i viaggi turisti- ■ ci, sia individuali che or- ■ ganizzati. Ma si trattava 11 soprattutto di pellegrinaggi (a Roma, in Terra Santa, a Santiago de Compostela), oppure della ricerca del Santo Graal da parte di cavalieri erranti. Ed è difficile associare a queste pie imprese il concetto laico di vacanze. Con l'Umanesimo, invece, la sacralità dei viaggi recede e si riaffermano i valori gastronomici e alberghieri, con o senza l'uccellino che ai giorni nostri indica la ((posizione molto tranquilla e isolata». Non a caso la storica svolta è registrata da Erasmo da Rotterdam, il più celebre degli umanisti, che nel dialogo latinamente intitolato Diversoria (((Alberghi e Pensioni») risuscita la già citata satira oraziana e precorre direttamente la Guida Michelin. La conversazione si svolge nella lingua turistica dell'epoca (che era appunto il latino, sostituito in seguito dall'inglese) tra un certo Gulielmus e un certo Bertulfus, entrambi di nazionalità imprecisata, benché in Gulielmus si pos¬ sa ravvisare lo stesso Erasmo. I due attaccano casualmente discorso mentre aspettano di imbarcarsi per le rispettive destinazioni, in un porto anch'esso imprecisato. Ma anche se Erasmo scrive tradizionalmente portus, nulla ci vieta di immaginarli in un moderno aeroportus, o airport che sia. Gulielmus dice infatti che dovrà presentarsi all'imbarco non più tardi delle ore 15,00, se vuole evitare non solo di restare a terra ma che le sue valigie partano senza di lui. Ha dunque già fatto il check-in. II dialogo - che qui dobbiamo purtroppo ridurre all'essenziale ha modo comunque di svilupparsi fino a un preciso confronto tra viaggi in Francia, esaltati da Gulielmus, e viaggi in Germania, preferiti dal severo Bertulfus. GULIELMUS Io in Francia mi sono sempre trovato bene dappertutto. E non parliamo poi di Lione! A Lione, in qualsiasi albergo scendi, c'è subito chi si occupa del tuo bagaglio, chi ti sistema la macchina in garage [letteralmente: «il cavallo nella stalla»), ed è la stessa padrona ad accoglierti con mille premure al ristorante, chiedendoti se il viaggio non ti ha stancato troppo, se hai buon appetito, se può intanto servirti un aperitivo. BERTULFUS Ravviso in ciò la famosa humanitas («cortesia») dei francesi. GULIELMUS Dopodiché la padrona se ne va per accogliere altri ospiti, ma subentra immediatamente la figlia, un'elegante signorina che ti illustra il menù e ti intrattiene in piacevoli conversari finché le cameriere non cominciano a servirti, festose e chiacchierine anche loro. BERTULFUS Sì, ma non sono la cortesia e le chiacchiere a riempire lo stomaco! Com'è che si mangia? GULIELMUS Benissimo e per pochissimo. Non capisci addirittura come facciano a guadagnarci. BERTULFUS E le camere? GULIELMUS Comode, pulitissime, con lenzuola fresche di bu¬ cato e un servizio ai piani - anche lì tutte ragazze, non ho mai visto un cameriere maschio - che non ti fa mancare niente: se hai biancheria o altra roba da lavare, gliela dai la sera e te la riportano la mattina perfettamente lavata e stirata. Quando poi riparti sono tutti lì a salutarti e abbracciarti come se fossi un parente stretto. BERTULFUS Però queste usanze francesi mi sembrano un po' molli. In Germania sono ioidi, ma più virili. GULIELMUS In che senso? Io in Germania non ci sono ancora stato mai. BERTULFUS Be', io non posso dire di averla girata tutta. Ma almeno nei posti dove sono stato la regola è che in albergo, per non avere l'aria di ossequiarti, quando arrivi non ti salutano nemmeno. GULIELMUS Non capisco. Perché? BERTULFUS Perché tu non creda che loro ci tengono ai tuoi soldi. Tanto che anzi ordinariamente, arrivando, ti trovi davanti a una porta chiusa. Batti a una finestrella, e dopo un po' il portiere s'affaccia mettendo fuori appena in naso. Gli chiedi se c'è posto. Se non fa segno di no, vuol dire che c'è. Quanto al garage, o stalla che sia, ti indica col mento da che parte sta, ma per il resto devi sbrigartela da te. Se hai qualcosa da ridire, vieni immediatamente invitato a cercarti un altro albergoCarlo Frutterò Franco Lucentini Qui accanto: Erasmo da Rotterdam. In alto: Frutterò e Lucentini visti da Loredano

Persone citate: Franco Lucentini, Lucentini