F & L e liberaci dalle vacanze

Da Adamo ed Eva a De Amicis: l'estate dissacrata Da Adamo ed Eva a De Amicis: l'estate dissacrata e liberaci mi UTTO incominciò con un '1' mito: le vacanze. Carlo I Frutterò e Franco Lucenti tini, interpellati la scorsa = I estate da La Stampa, accettarono l'invito dopo qualche ritrosia, sognando forse di essere una volta per tutte i ghostbusters di quel paracarro della vita: scriviamo, dissacriamo, liberiamocene e addio. Ci riuscirono così bene da fallire l'ultima parte. Dalle ceneri del mito sgretolato è nata una maledizione, che li ha cercati e scovati: le loro pagine (uscite a puntate dall'll luglio al 28 agosto) diventano un libro, Breve storia delle vacanze, che Mondadori manda in libreria domani (anticipiamo alcune pagine inedite). Fin qui tutto bene. Come bene è che il loro editore tedesco esca in contemporanea - in copertina le caricature di loro in gondola a Venezia con la previsione di 500.000 copie in pochi giorni. La maledizione sta nella speranza tradita: ironia e fantasia dovevano sgretolare il mito e chiudere il discorso. Ma il successo è un boomerang: ((Adesso dobbiamo di nuovo parlarne», dice Frutterò. Vacanze intelligenti, stolte, alternative, tradizionali: «Come fai ima cosa controcorrente, che promette trasgressione, il successo ti si ritorce contro. Sfotti luoghi comuni? Telefonano: lo sa che mi sono proprio divertito? lo sa che ha ragione?». «La colpa è del giornale - ricorda Frutterò -: arriva l'estate e si porta insieme il principio in base al quale la gente ha il diritto di leggere, al sole con il gelato, cose spiritose, vivaci. E noi, dopo la Donna della domenica, siamo considerati brillanti. Un incubo che dura da vent'anni». Il '93 non ha fatto eccezione, e quando si è annunciata l'estate, è venuta anche la richiesta di articoli sul tema. All'inizio risposero no: «E' già stato detto tutto, restano le banalità. La settimana bianca, almeno, dura sette giorni...». Resistenza minata pian piano: ((A forza di battibecchi è iniziato il tormento. Ma da dove cominciare?». F frL si domandano: come andavano le cose nei secoli passati? Chissà l'Enrico di De Amicis? Le vacanze furono sempre un problema così straziante? Bella l'idea storica, buona per un ricercatore. Ma una via ironica, anche provocatoria c'era. Nacque così - «con i libri che avevamo a portata di mano e qualche documento inventato» - questo insolito viaggio, da Adamo ed Eva a Babilonia, da Cleopatra all'orgia a Disneyland, dalla crociera di Dante all'agriturismo hard. Successo, libro, traduzione immediata. Tutte cose gradite, «ma che ci costringono a riparlare di vacanze». E' la maledizione. Potreste respingerla scrivendo Le vacanze del cretino. «Troppo rischioso. Se hanno successo, si ricomincia: lo sa che mi sono divertito? e mi dica...». Marco Neirotti A STAMPA issacrata «Come fai una cosa che promette trasgressione il successo ti si ritorce contro. Telefonano: lo sa che mi sono proprio divertito?» «Come fai una cosa che promette trasgressione il successo ti si ritorce contro. Telefonano: lo sa che mi sono proprio divertito?»

Persone citate: De Amicis, Franco Lucenti, Marco Neirotti, Mondadori

Luoghi citati: Babilonia, Venezia